di Eleonora Pippo
dall'omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo
con Davide Toffolo, Francesca Agostini, Mimosa Campironi, Libero Stelluti e Matteo Vignati
movimenti coreografici di Simona Rossi
Produzione Pubblico Teatro, Elena Arcuri & Eleonora Pippo, La Tempesta Dischi, Centro Culturale Mobilità delle Arti, Corrado Russo e il sostegno di Regione Siciliana e Ass. Turismo, Sport e Spettacolo
Genova, Teatro della Tosse dal 15 al 18 gennaio 2015
Il Teatro della Tosse ospita in queste sere uno spettacolo che va a scoprire le radici di una ormai storica rock band indipendente italiana. È il 1994 quando esce il romanzo a fumetti Cinque allegri ragazzi morti, firmato da Davide Toffolo. Da quella storia di zombie adolescenti inizia la carriera musicale della band di Pordenone, "Tre allegri ragazzi morti", che perde due numeri e acquista le maschere a forma di teschio come elemento identitario delle loro performance in pubblico.
Eleonora Pippo cura la regia di questa operazione artistica che vuole mettere in scena la storia illustrata da Toffolo, creando un musical atipico e originale. Di questo genere teatrale lo spettacolo osserva la predominanza della musica e del canto, ma lo tradisce abbandonando la maestosità dell'impianto scenico, i microfoni, gli effetti speciali, il rigido canone delle coreografie.
La messinscena rinuncia anche alla consueta frontalità palco-platea a favore di uno spazio condiviso in cui il pubblico siede sui quattro lati della scena. La situazione è intima e il coinvolgimento inevitabile. Pare di assistere ad uno spettacolo di ricerca, un musical grotowskiano. Gli interpreti cantano, danzano, suonano, ma sono prima di tutto attori e perfomer. Come la stessa Eleonora Pippo dichiara nella carta d'intenti del suo lavoro, l'aspetto che conta non è l'estetica del bel gesto o il virtuosismo vocale, ma l'emozione dei personaggi, il loro travaglio interiore, le loro relazioni con gli altri essere umani e con l'ambiente esterno.
In una scena in particolare, che mostra l'incontro tra una coppia di adolescenti su un prato, gli attori (Francesca Agostini e Matteo Vignati) riescono a rendere palpabile il sentimento di desiderio sessuale, attesa, paura, imbarazzo e confusione di un primo appuntamento.
Dopo quasi un'ora gli attori si inchinano a prendere gli applausi. Il finale giunge inaspettato. Ho la sensazione che la storia sia appena cominciata, che ogni sviluppo e ogni destino si debbano ancora compiere. Il tempo è volato e resto con la bocca asciutta, in attesa di un secondo tempo che non arriva. Mentre gli attori escono di scena Davide Toffolo si commiata dal pubblico con un paio di canzoni che gli spettatori, inibiti dalla posizione e della luce, non osano cantare a voce alta.
Una mia amica, fan della prima ora di "Tre allegri ragazzi morti", si consola: "dopo tutti questi anni finalmente l'ho visto in faccia".
Marianna Norese