di e con Roberto Latini e Monica Piseddu
musiche: Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica: Max Mugnai
Milano, Teatro i, dal 10 al 15 marzo 2009
Una scatola trasparente è la stanza di Otello e Desdemona, precipitati e chiusi claustrofobicamente in un amore foriero di tragedia e di morte. Un complesso sistema di amplificazione riporta in sala i sussurri, i sospiri, le vibrazioni dell' anima dei due protagonisti le cui immagini, riprese da telecamere, sono restituite su uno schermo-fondale, quasi una finestra per spiare più da vicino le emozioni che si fanno movimento. «Desdemona e Otello sono morti» di e con Roberto Latini e Monica Piseddu, è uno spettacolo trappola sensoriale che svela la storia dei due amanti vivendola solo attraverso il loro «sentire» che si fa parola e gesto. Tutto, Iago, Cassio, Cipro sono lontani, riflessi delle loro coscienze di esseri che hanno incominciato a morire il giorno in cui si sono incontrati. Ma la trappola sensoriale non riesce a scattare appieno, le parole risultano scariche in una recitazione sussurrata quasi «a buttare via», le immagini non catturano ma risultano a tratti didascaliche, complementari e la storia di Desdemona e Otello si appiattisce in un minimalismo di coppia borghese ed è un tratto interessante dello spettacolo, in una ritualità spenta tra «come stai» e «ti amo». Spettacolo alla ricerca di intensità e profondità che però non si concretizzano ancora del tutto. Teatro i, fino a domenica 15 marzo
Magda Poli