di Eduardo De Filippo e Armando Curcio
Regia di Luigi De Filippo
Scene di Salvatore Michelino
Costumi Di Maria Laura di Monterosi
Con Luigi De Filippo, Stefania Ventura, Marianna Mercurio, Marisa Carluccio, Piero Pietrantonio, Michele Sibilio, Felicia Tufano, Giorgio Pinto, Luca Negroni, Alberto Pagliarulo, Carlo Caracciolo
Produzione: Compagnia di Teatro di Luigi De Filippo
Messina, Teatro Vittorio Emanuele, dal 5 al 9 maggio 2010
MESSINA (gi.gi.).- Luigi De Filippo, figlio di Peppino, spesso dirige e interpreta i lavori del padre e quando utilizza i lavori dello zio Eduardo si accontenta di mettere in scena non i suoi capolavori, che spettano forse per eredità al figlio Luca, ma quelli che hanno una connotazione più leggera e umoristica. Esempio è La fortuna con l'effe maiuscola (1942) scritto a quattro mani oltre che da Eduardo anche da Armando Curcio. La Fortuna in questione è quella che arriva come un miracolo a Giovanni Ruoppolo, un poveraccio che vive miseramente con la famiglia in un sottoscala, al quale viene comunicato che ha ereditato un ingente fortuna da parte d'un parente emigrato in America. Luigi De Filippo con bombetta e spolverino neri lo veste con quella sua bonomia e con una singolare ironia, mista a una saggezza tutta partenopea. Ma a questa Fortuna s'interpone una condizione. Quella che il destinatario non abbia figli. Nel caso contrario l'eredità andrebbe a costoro. Caso vuole che poco prima di quella bella notizia un avvocaticchio abbia proposto al Ruoppolo, in cambio d'una certa somma, di riconoscere come figlio suo un giovanotto prossimo alle nozze d'una ricca ragazza. Da questa situazione sorgeranno equivoci e disavventure grottesche che condurranno il protagonista a preferire il carcere pur di non consegnare l'eredità ad uno sconosciuto. Accanto a Luigi De Filippo una compagnia affiatata e rodata di cui almeno vanno citati la moglie urlante Stefania Ventura, la fedifraga Marianna Mercurio, la verace portiera Marisa Carluccio e il caricaturale Paolo Pietrantonio. Calorosissimi gli applausi finali e repliche al Vittorio Emanuerle sino a domenica pomeriggio.
Gigi Giacobbe