di César Brie
Con Adalgisa Vavassori, Gabriele Ciavarra
Produzione Campo Teatrale
Campo Teatrale, Milano dal 24 al 27 gennaio, dal 31 al 3 febbraio, dal 7 al 10 febbraio, 2013
Indolore è il primo spettacolo prodotto da Campo Teatrale che non coinvolge il suo nucleo artistico. La direzione è di Caterina Scalenghe, Lia Gallo, Marco Colombo Bolla e Donato Nubile, che ci racconta: "Da sempre le nostre programmazioni si sono aperte a riflessioni su temi di attualità e di rilevanza sociale; consideriamo César un punto di ispirazione artistica. Mi aveva accennato del progetto ambizioso di lavorare con un gruppo di attori (da Karamazov); la compagnia non aveva una sede e nessun sostegno economico o logistico; così abbiamo offerto il nostro appoggio. In generale gli spettacoli che mettiamo in cartellone non seguono un filone, un linguaggio alla moda, sono piuttosto rappresentativi di un "teatro di ricerca" che non dimentica il rapporto con il pubblico. Ospitiamo anche una rassegna di teatro per bambini e in questi giorni stiamo definendo un progetto su arti performative e cibo." Indolore. Una coppia di teneri sposi entra in casa dopo un giuramento solenne di fronte a Dio, alla famiglia e agli amici: il tacito accordo che da ora in poi non potranno più tornare indietro. Sono sposati, qualunque cosa accada. Il loro ritratto ornato da una corona di fiori con un sorriso beato è l' immagine che illumina il palco come un ricordo ormai trascorso. Fanno due passi e sono nel focolare, il ring dove combatteranno finché morte non li separi. Questa messa in scena è elegante, poetica, trasforma ogni parola in una lama affilata che accompagna lo spettatore per mano, senza evitare il tema concreto della violenza domestica. Uno spazio fatto di luci colorate delimita, appunti tecnici sul pugilato professionistico, respiri di tregua, passioni e attimi in cui si intravede la speranza che sia il più debole, il peso mosca, ad avere la meglio. Il nuovo spettacolo di César Brie è la storia di un giovane amore che cresce fragile e poi deraglia verso confini bui quanto incomprensibili. Chi ha riempito tutto di nebbia? Il regista genera immagini come se stesse respirando e noi crediamo. Crediamo che i disegni naif siano i figli appena nati e ogni volta che il marito - bestia si avvicina a uno di loro, li sfiora o li accartoccia, c'è chi tra il pubblico sobbalza sulla sedia. Capiamo che la giovane moglie non se ne andrà mai, nonostante il freddo, le botte, la solitudine, la paura e piuttosto vivrà per sempre ancorata ad una sedia che l'uomo porta sulle proprie spalle come una croce. Vediamo che la donna vorrebbe correre via, ma lo fa su una tovaglia infinita con i patti che volteggiano da ogni lato. E lui è pronto a riagguantarla. Questi e altri colpi teatrali stupiscono ed emozionano senza bisogno di "vedere davvero" un pestaggio assetato. Adalgisa Vavassori e Gabriele Ciavarra. Commoventi e sfaccettati. Due degli attori della nuova compagnia di César Brie, tengono la scena fino all'ultimo afflato. Le partiture di movimento e le acrobazie sceniche, faticose, sono sviluppate dai due interpreti con estrema facilità e leggerezza.
Antonella Vercesi