di e con: Pino Petruzzelli
Testi di: Mario Rigoni Stern, Pino Petruzzelli, Edoardo Sanguineti, Eugenio Montale, Annamaria Ortese e altri autori
Produzione: Teatro Ipotesi
Genova, Chiostro di San Matteo, 4 agosto 2023
L'offerta agostana di prosa del Festival in una notte d'estate di Lunaria Teatro termina con quello che è uno degli appuntamenti più attesi di questa rassegna. Pino Petruzzelli e il Teatro Ipotesi sono due apprezzate realtà genovesi ed è una preziosa occasione godere dei racconti dell'attore brindisino (oramai genovese per osmosi con la Superba) a San Matteo, nel cuore storico di Genova. Per esigenze dettate dal meteo incerto la narrazione de Le luci del cielo ha avuto luogo nel chiostro della chiesa. Un luogo più raccolto ha reso più complicata la recitazione dell'attore, ma ha anche offerto al pubblico – e allo stesso Pertuzzelli – l'occasione di uno spettacolo maggiormente intimo e concentrato. Le luci del cielo è uno spettacolo nel quale si condividono ricordi, riflessioni e popolare nell'accezione più positiva possibile ed ha come sfondo principale il dialogo tra città ed elemento naturale. L'attore si alterna con la proiezioni di filmati musicali e storici, da Giorgio Gaber ad Adriano Celentano fino ad un documentario della Fondazione Ansaldo a proposito dell'industria che cancella il paesaggio naturale. Pino Petruzzelli è regista ed attore che non ha bisogno di presentazioni, impegnato com'è da sempre nella riflessione sull'Arte e sulla Natura e capace di una intera gamma di drammaturgie. Nel caso di questo spettacolo è riproposta una recitazione emotivamente molto vicina al pubblico, mentre attinge ad un passato comune e propone delicate riflessioni. I libri che passano tra le dita dell'attore e dai quali legge i passi che alimentano la sua arte sono le immagini concrete di questi spettacoli. Le poesie di Edoardo Sanguineti, Giorgio Caproni, Eugenio Montale e di Sandro Arminio, i testi di Mario Rigoni Stern, Hermann Hesse, Anna Maria Ortese e dello stesso Pino Petruzzelli, oltre ai già citati inserti video, accompagnano la narrazione e si alternano alle riflessioni sulla città e sul suo ruolo nei confronti di ciò che è Natura. Molti spettacoli di Pino Petruzzelli vivono delle sue personali esperienze e della sua curiosità e Le luci del cielo non costituisce un'eccezione. La domanda che apre a queste riflessioni intime e collettive è perché? Perché i muri tra i popoli, tra le persone? Perché le divisioni politiche, fisiche e i pregiudizi che creano le distinzioni tra noi e gli altri? Perché l'impossibilità del dialogo? Nella ricerca paziente di risposte così complesse si dipana il racconto di Pino Petruzzelli, che fa nascere uno spettacolo tra viaggio e filosofia, dove si sentono gli accenti dei ricordi personali dell'artista e della sua capacità di assorbire l'essenza del mondo che lo circonda. I momenti nei quali Pino Petruzzelli è altro da sé, quando presta la voce ad altri artisti, sono brevi ma di grande impatto emotivo. Nel resto dello spettacolo è lui il protagonista assoluto, accompagnato da ricordi e riflessioni, mentre parla di dialogo e sinergia. La natura è il bello a portata di mano, ricorda Petruzzelli riportando le parole di Mario Rigoni Stern e di città, natura e bellezza parla Le luci del cielo. Lo spettacolo ha successo nella proposizione di questa visione sulla storia recente ed eterna dell'uomo e incontra un grande piacere nel pubblico. Gabriele Benelli