studio sulle Troiane di Euripide
idea e progetto: Salvatore Tramacere
regia: Antonio Pizzicato, Salvatore Tramacere
con Angela De Gaetano, Vito De Lorenzi, Gianni De Santis, Emanuela Gabrieli, Ninfa Giannuzzi, Riccardo Marconi, Silvia Ricciardelli, Admir Shkurtaj, Fabio Tinella
Lecce, Cantieri Teatrali Koreja, 25 e 26 gennaio 2008
Dal teatro del tragediografo greco Euripide, inteso come laboratorio politico aperto ai mutamenti e alle innovazioni, ha preso corpo uno studio che coniuga la tragedia de Le troiane con il tema della passione di Cristo. Dalla commistione, i Cantieri teatrali Koreja di Lecce hanno messo in scena La passione delle troiane. La rappresentazione, al debutto nazionale sul palcoscenico del teatro stabile d'innovazione salentino (il 25 e il 26 gennaio scorsi), è l'appuntamento più atteso del cartellone dell'attuale stagione dei Cantieri Koreja.
Con La passione delle troiane, progetto e regia di Salvatore Tramacere, il tema della passione di Cristo è stato interpretato attraverso la lingua tradizionale grika della terra del Salento. Tradizione, questa, che s'identifica con un'area geografica a sud di Lecce nella quale, fino a qualche decennio fa, era in uso corrente una lingua arcaica di origine greca, chiamata appunto «griko». Ed è proprio il dialogo in griko l'aspetto più significativo dato al soggetto tratto dalla tragedia di Euripide: il canto della «Passiuna tu Christu». L'idea è stata quella di accostare il lamento funebre delle donne di Troia che piangono i loro guerrieri mariti e figli caduti in battaglia, alle «moroloja» delle prefiche salentine. Le «moroloja» sono i pianti di dolore (ma anche i canti elogiativi) che queste prefiche, donne piuttosto anziane vestite di nero, in un passato ancora vicino, facevano dietro compenso di denaro.
La tratteggiatura dell'analisi psicologica di sentimenti e passioni dei personaggi femminili dall'accentuato realismo, propria del teatro tragico di Euripide, ben si avvicina dunque alle tradizioni salentine. Ed è la femminilità l'elemento dominante nella Passione delle troiane da cui emergono, prime fra tutte, le figure tormentate di Andromaca, Ecuba e Cassandra. Ancora: la morte nella tragedia di Euripide del piccolo e perciò innocente Astianatte, si richiama alla crocifissione del Cristo, l'innocente assoluto, fondendo così in un solo pianto e unico dolore Andromaca con la Vergine madre di Gesù.
Le scene con più pathos tragico si avvertono con i cantori della Passione in lingua grika. Sono essi, grazie a una mimica puntuale, che esprimono la cultura e l'umanità di una popolazione prevalentemente agreste che si rispecchia nella sofferenza e nell'umanità del divino.
La passione delle troiane, dopo questa prima nazionale, diverrà una rappresentazione teatrale itinerante. A giugno, infatti, il lavoro della compagnia Koreja sbarcherà in Grecia (non poteva essere altrimenti) per un tour che toccherà la città di Preveza, con messa in scena nel sito archeologico di Nikopolis; sarà poi nell'area archeologica di Dodoni, nella città di Joannina e a Delfi.
Federico Cartelli