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I "nativi digitali", soprattutto, sviluppano una sorta di dipendenza dai social a tal punto che non possono vivere senza connessione. Una delle attività più praticate nella fruizione attiva dei social network consiste nell'upload di foto e video personali. Ormai i social sono diventati una moda, soprattutto nella fascia di età che oscilla dai quindici ai trentacinque anni. Queste persone, che sono sempre connesse, arrivano al punto in cui non distinguono più la vita reale da quella virtuale, perché si crea una vera e propria esistenza virtuale.
Passano gran parte del loro tempo dietro a palmari e computer, senza relazionarsi con il mondo reale ed iniziano ad avere paura del mondo che li circonda.
Le persone più soggette all'isolamento sono quelle deboli, con poca autostima, con problemi fisici: usano i social come scudo dalla vita reale.
Purtroppo ci sono anche persone che utilizzano i social per spiare le vite altrui come i cyberpedofili e i responsabili di phishing.
Altri che usano i social in maniera sbagliata sono i cyberbulli, che prendono di mira i più deboli e li perseguitano attraverso i social. Fortunatamente in Italia esiste la polizia che si occupa del web, controllando siti illeciti, bloccando coloro che usano il web con scopi illegali.