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Il 25 Dicembre le Chiese Cristiane ricordano che Gesù Cristo è venuto al mondo in una stalla di Betlemme in Palestina. Con il Natale, la religione Cristiana propone all'umanità di raccogliersi e riflettere sul significato di un momento di vita molto importante come la nascita di un bambino e su un sentimento fondamentale: l'amore.
Tristemente nel mondo attuale regnano la cattiveria, l'egoismo e l'invidia e l'uomo sta operando in maniera distruttiva piuttosto che costruttiva. Se pensiamo alla miseria, alle guerre, all'oppressione e alle torture, che molta gente subisce in ogni parte del mondo, agli attentati terroristici, ai tanti casi di omicidi, suicidi, ai gravi problemi che caratterizzano una realtà troppo cruda, allora ci si rende conto che il Natale non simboleggia più la festa dell'amore, della fratellanza, della pace universale. Purtroppo, oggi molti si lasciano guidare dai propri interessi e dai propri idoli. La coscienza umana si è addormentata e non si distingue più il bene dal male. Come se fosse una cosa normale si continua a seminare morte, distruzione e dolore. L'uomo vuole dominare sulla natura, sostituendosi al nostro Creatore. Il pensiero di ciò che avviene dopo la morte non costituisce più una seria preoccupazione in quanto molti uomini sono convinti che la vera vita si debba vivere in terra; quindi ciò che accade dopo non ha più tanta importanza. Si devono riscoprire e far prevalere i valori umani e trasformare l'odio in amore per rendere così più giusto e più "pulito" il mondo. Non basta che Natale sia solo una dolcissima ricorrenza: io mi auguro che nella notte di Natale i cuori di tutti i malvagi del mondo vengano scossi e che le loro ginocchia si pieghino davanti al nostro Creatore.