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Gabriele Lavia

Gabriele Lavia Gabriele Lavia

Diplomatosi nel 1963 all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma, prima di dedicarsi alla regia, recita in numerose produzioni teatrali; tra i ruoli più importanti si ricordano: Costantino nel Gabbiano di Cechov, regia di Costa; Don Carlos nel Don Carlos di Schiller, regia di Sbragia; Nunzio in Edipo di Sofocle, regia di Costa; Florindo ne II bugiardo di Goldoni, regia di De Bosio; Angelo in Misura per misura di Shakespeare, regia di Squarzina; Mosca in II volpone di Ben Jonson, regia di Squarzina; il Padre nei Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello, regia di Missiroli. Dal 1975 inizia a dedicarsi alla regia: Otello di Shakespeare, II padre di Strindberg, II nipote di Rameau Dennis Diderot e Vita di Shakespeare. Nel 1978 dirige Il vero amico di Goldoni, Amleto di Shakespeare e Anfitrione di Kleist, dove ricopre anche i ruoli dei protagonisti. Nel 1979/80 dirige Il gabbiano di Cechov, Il divorzio di Alfieri, Servo di scena di Stoppard e Il pellicano di Strindberg, in cui recita come protagonista. Nel 1981 è regista e protagonista de Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij, Amleto di Shakespeare e I masnadieri di Schiller, ed è regista de Il malato immaginario di Molière. A partire dalla stagione 1982/83 dirige Non si sa come di Pirandello, II prìncipe di Homburg (dove recita anche da protagonista) di Kleist, Tito Andronico di Shakespeare, Delitto e delitto di Strindberg, Don Carlos di Schiller e La donna vendicativa di Goldoni (anche protagonista).

Nell'estate del 1984 è Amleto in un nuovo allestimento diretto sempre da lui. Seguono le regie di L'aquila a due teste di Cocteau, Spettri di Ibsen (in cui recita come protagonista), Miele selvatico di Frayn e Il diavolo e il buon Dio di Sartre in cui ricopre il ruolo del protagonista e Il volpone di Ben Jonson. Dirige e interpreta sempre come protagonista: La casa scoppiata di Siciliano, Macbeth di Shakespeare, Edipo re di Sofocle e La cameriera della signora di Mansfield, un nuovo allestimento di Edipo re, Riccardo III di Shakespeare, Il padre di Strindberg, Zio Vanja di Cechov, Il nipote di Rameau da Diderot, La signorina Giulia di Strindberg, II duello ispirato ad un racconto di Kleist, Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij e Il giardino dei ciliegi di Cechov. Nei 1992 dirige L'uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, nel 1993 Oreste di Alfieri e nel 1994 Otello di Shakespeare. È con il Teatro di Genova in Ivanov di Cechov, diretto da Marco Sciaccaluga (stagione 1995/96). Dal 1996 ad oggi è stato regista e interprete dei seguenti spettacoli: Riccardo II di Shakespeare, II gioco delle parti di Pirandello, Scene da un matrimonio di Bergman, Commedia senza titolo di Cechov, Non si sa come di Pirandello e Una donna mite di Dostoevskij. Dal 1997 al 2000 è stato direttore del Teatro Stabile di Torino. Tra le regie cinematografiche si ricordano: Il principe di Homburg di Kleist, Scandalosa Gilda, Sensi e La lupa da Verga, con Monica Guerritore protagonista (1995). È stato interprete delle produzioni cinematografiche: Girolimoni di Damiani, Profondo rosso e Inferno di Dario Argento. Sue le regie liriche di I pellegrini alla Mecca di Gluck, I lombardi alla prima crociata e I Masnadieri di Verdi, Maria Stuarda di Donizetti, I pagliacci di Leoncavallo e Cavalleria rusticana di Mascagni.

Ultima modifica il Sabato, 22 Giugno 2013 17:56
La Redazione

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