Tutta n’ata storia – presentazione della stagione 2023/24 del Teatro Sannazaro
Con Lara Sansone e alcuni protagonisti della stagione
“I nun vogl' jì / America, pecchè nun ponno capì / st'America, e si fosse pè me / caccia 'a capa e nun vedè / e si fosse pè me / m'astrignesse pè sapè / e nun mme può dà / tutta n'ata storia / fatta pè sudà se venneva l'anema a duje passe / pè fà sunnà / tutta n'ata storia”...
Ecco, Pino Daniele cantava così nella sua Tutta n'ata storia, lo stesso titolo che ha la nuova stagione del Teatro Sannazaro di Napoli, presentata il 14 giugno dalla direttrice Lara Sansone e da Salvatore Vanorio, con l'intervento e la presenza in sala di alcuni di quelli che saranno i protagonisti proprio di questa stagione, come Mario Gelardi, Geppy Gleijeses, Gianfelice Imparato, Anita Mosca, Antonio Turco. Interpreti, registi, attori, addetti ai lavori che hanno messo in cantiere progetti nuovi e rivisitati, attenendosi proprio a quella che da anni ormai è la doppia linea seguita da questo centro di produzione teatrale, ossia quella della tradizione e innovazione, con grandi nomi, amici come si sono loro stessi definiti, dello spettacolo di tradizione e al tempo stesso perfettamente inseriti in testi contemporanei che permettono di inverare e dare maggior definizione e attualità ai testi classici e storici (nel senso appunto di tradizionali). "Questa è la stagione dell'amicizia", ci dicono in effetti, proprio perché tornano o arrivano per la prima volta, artisti e amici del Sannazaro come Biagio Izzo, Carlo Buccirosso, Massimiliano Gallo nel suo momento d'oro, Peppe Barra, Gianfelice Imparato, Rosalia Porcaro. Al centro di questo binomio, il segno delle nuove creazioni artistiche nel "Cantiere sartoria" (il posto dov'erano conservati i costumi di Luisa Conte e che invece ora è progetto per i giovani e spazio creativo).
E così da piccolo spazio di palco a grandi coproduzioni con altri teatri un po' in tutta Italia, il Sannazaro sta crescendo in questi anni sempre di più, ottenendo un incremento di ben 6 punti dalla commissione qualità artistica. Ma il titolo di questa stagione gioca anche su due aspetti: l'unicità, il senso del fare le cose "a modo nostro", come l'arte e la creatività napoletana sanno creare, come il Sannazaro realizza le sue messe in scena rendendo unico il suo cartellone. E poi il momento d'oro che sta vivendo la Napoli di oggi, presente nel cinema, nelle serie televisive, vero set a cielo aperto di monumenti e location, per il turismo, il calcio e lo sport in generale, ancora tappa del giro d'Italia e sempre in festa: una città di cui troppo spesso si è raccontato solo il male, dalle mille contraddizioni, ma se si guarda la genialità, la cordialità, la bellezza allora sì, che è "tutta n'ata storia". Ed ecco un altro intreccio di parole: tutta Napoli è nata ancora una volta, è ri-nata grazie al faro che si è acceso con interesse, non solo sulla sua attualità, ma anche sulla sua storia. Napoli vive quindi il suo essere al centro del mondo e in questo teatro si affaccia al contemporaneo senza perdere per questo l'identità, con spettacoli diversi per dare sempre un'occasione diversa e progetti con attori e registi napoletani (e non solo). Non c'è altro da aggiungere se non che non vediamo l'ora di ascoltare e di vedere tutte queste nuove...altre storie.
Francesca Myriam Chiatto