Giovanni Allevi, Virna Toppi, Gioacchino Starace e Damiano Artale, ovvero il videoclip di Kiss me again.
È l’eterna bellezza di quel mare antico dello Stretto di Messina il luogo scelto per il videoclip che accompagna Kiss me again, il nuovo singolo per pianoforte solo del compositore e pianista Giovanni Allevi. Un mare antico, scenario di leggende, miti, cultura florida ed eterogenea. Un dialogo tra il vissuto e la contemporaneità delle note del maestro Allevi che prende vita nella città di Reggio Calabria. Un luogo, questo, che si offre quale sfondo privilegiato per il passo a due firmato dal coreografo Damiano Artale e il videoclip prodotto da Twister Film firmato del giovane regista Simone Valentini. Uno storytelling che ripercorre memorie, conflitti e armonie di una storia d’amore qui affidata al talento di Virna Toppi e Gioacchino Starace, acclamati danzatori del Teatro alla Scala.
Il brano per pianoforte solo Kiss me again racconta i brandelli di vita incerti e voraginosi dei lunghi mesi della pandemia. Come avete trascorso un periodo così difficile?
Virna Toppi: Il brano Kiss me again ha voluto evocare con la sue note una sorta di “rinascita” dopo un periodo molto difficile ed angosciante per tutti. In quel periodo mi trovavo da sola a Monaco di Baviera in quanto avevo firmato per la stagione 2019/2020 un contratto da prima ballerina, con il Bayerisches Staatsballet.
La situazione in Germania è stata vissuta inizialmente in maniera poco drastica, si poteva uscire, andare in bicicletta anche lontano da casa, sebbene non mi abbia permesso di rientrare in Italia fino ai primi di luglio del 2020. La lontananza da casa e soprattutto da tutti i miei affetti (la mia famiglia, il mio compagno Nicola) si è fatta molto sentire, soprattutto perché le notizie che mi giungevano dall’Italia erano tragiche e la mia assenza amplificava le mie paure sulla salute dei mie cari. Cercavo di distrarmi in tutti i modi, allenandomi, guardando serie tv, cucinando e facendo lunghe passeggiate al parco.
Gioacchino Starace: Il primo lockdown è stato molto difficile da affrontare… inutile elencare gli aspetti negativi, che più o meno, sono stati gli stessi per tutti; voglio ricordare i lati positivi di quel periodo. Ho potuto trascorrere tantissimo tempo a casa mia a Napoli con la mia famiglia, una cosa che non succedeva da tantissimo tempo. È stata una bella occasione per poter vivere la “quotidianità” con i miei cari.
Giovanni Allevi
Quando è arrivata la proposta di partecipazione al videoclip che accompagna la composizione del Maestro Allevi?
V.T.: Un giorno, mentre ero in Scala ho ricevuto una telefonata dal coreografo Damiano Artale che mi chiedeva se ero disponibile ad interpretare una sua coreografia originale pensata per una nuova composizione di Giovanni Allevi. Ero entusiasta!! Conoscevo già molti suoi brani e per me era un vero piacere poter danzare sulle sue note. Ero un adolescente quando ho dato per la prima volta un volto ad Allevi. Era ospite del talent show “Amici” e mi aveva colpito il messaggio dato ai ragazzi della scuola. Fondamentalmente raccontava il suo ostacolato percorso e diceva di continuare a lottare per i propri sogni e soprattutto crederci anche se spesso non si è compresi.
G.S: Nel mese di marzo siamo stati contattati dal coreografo Damiano Artale.
Secondo voi per quale ragione il Maestro Allevi ha optato per l’arte della danza?
V.T.: Probabilmente il Maestro Allevi ha optato per l’arte della danza poiché la danza è il simbolo dell’eleganza, della leggerezza e non ha bisogno di parole. I movimenti del corpo possono emozionare e trasmettere a volte più delle parole, amplificando così le sensazioni che suscita la sua musica.
G.S.: Non conosco con esattezza il motivo per cui il Maestro Allevi abbia deciso di optare per l’arte della danza per il suo videoclip. Mi è bastato essere in sintonia con la convinzione che i due mondi sono perfettamente complementari. Il coreografo e il compositore hanno individuato in noi ballerini dell’ente lirico milanese, il Teatro alla Scala, gli artisti che potessero tradurre in una formula visiva ideale, i sentimenti, il trasporto, la passione che trapela dalle note della composizione musicale.
La scrittura coreografica è avvenuta a Milano o a Reggio Calabria dove è stato girato il videoclip? Come era articolato il processo creativo? Avete provato in sala con il Maestro Allevi?
V.T.: La coreografia è stata studiata e provata in più giorni a Milano anche con la presenza e le musiche dal vivo del Maestro Allevi, poi a Reggio Calabria abbiamo provato in scena perfezionando alcuni dettagli.
G.S.: Ci siamo incontrati più volte con Damiano e Virna a Milano per lo studio della coreografia. Una volta terminata la preparazione abbiamo coinvolto anche il Maestro Allevi per poter definire ancora meglio le intenzioni della musica e “il non detto”, sussurrato, gridato, dell’esecuzione al pianoforte, che potesse trapelare anche dai nostri gesti. Quel giorno lo ricordo ancora, il Maestro era così felice del nostro lavoro!
In passato avevate già lavorato con Damiano Artale, il coreografo scelto per questo progetto?
V.T.: Damiano Artale è un collega che conosco dai tempi dell’Accademia del Teatro alla Scala. Nel “nostro” mondo prima o poi ci si ritrova sempre. È un ottimo professionista, nonché un amico.
G.S.: Conoscevo Damiano Artale ma non c’era mai stata l’occasione di poter lavorare insieme.
La ballad è un'esplosione lenta e leggera di positività - spiega il Maestro Allevi -. I medesimi tratti li avete riscontrati anche nella coreografia?
V.T.: La ballad di cui parla il Maestro Allevi si ritrova anche nella coreografia. Un amore sofferto che però grazie alle note di una musica dolce e suggestiva riavvicina i due amanti e fa dimenticare loro i litigi e disaccordi che a tutti gli innamorati capita di vivere.
G.S.: Assolutamente sì, mi sono ritrovato molto nella sua interpretazione. La sua musica mi ha trasmesso esattamente ciò che il Maestro ci voleva comunicare.
È prevista la vostra partecipazione ai prossimi concerti e incontri di musica e parole tenuti dal Maestro?
V.T.: La nostra partecipazione al suo videoclip è avvenuta in occasione della sua composizione Kiss me again, ma spero tanto che possano esserci ancora altre opportunità. Rimango aperta ad eventuali altre collaborazioni sulla musica del Maestro Allevi. È stata sicuramente una stimolante e gratificante esperienza, in una condizione di grande professionalità e condivisione della stessa dedizione e amore per l’Arte.
G.S.: Ad oggi, purtroppo non sono previste altre collaborazioni, ma non è da escludere che non ci sia un seguito!
La partecipazione alle riprese del videoclip potrebbe configurarsi come una traiettoria da seguire per incrociare altri linguaggi artistici e sollecitare l’interesse di nuove fasce di pubblico?
V.T.: Certo che potrebbero esserci spazi per ulteriori proposte simili nel nostro futuro, ho già avuto modo di sperimentarlo!! Quando diversi tipi di arte si incontrano e si fondono, ne scaturisce sempre qualcosa di nuovo, e perché no, anche qualcosa di unico e magico. Sono molto aperta a questi nuovi incontri e a nuove proposte e sono sempre felice di mettermi in gioco.
G.S.: Assolutamente! Credo che la nostra sia stata una collaborazione molto interessante, anche per la possibilità di interpretare una composizione musicale contemporanea esattamente nel momento in cui viene presentata al pubblico per la prima volta. Un momento storico, anche per la possibilità di mescolare il vasto pubblico del Maestro Allevi con le persone che già ci seguivano per la nostra attività artistica al Teatro alla Scala.