Si respira un’aria di grande soddisfazione a Marostica (Vicenza) per l’importante notizia, ufficiale, del finanziamento di 828 mila euro in arrivo dal Ministero della Cultura (Fondo per la Cultura) per completare un’opera importante, determinante per lo sviluppo culturale della cittadina, e complementare per il territorio, che riguarda lo spazio teatrale del Politeama. Una sala nata cinema nei primi anni del Novecento, andata in disuso e abbandono col passare il tempo, per abbandono di pubblico. Fu acquistata dal Comune negli anni Ottanta, ma è del 2003 il primo approccio al nuovo sviluppo, che inizia con un attento restauro della facciata e la ricostruzione ex novo degli spazi interni. Poi il nuovo blocco, una nuova attesa causata dalla mancanza di fondi, la nuova chiusura, rotta solo nel 2017 quando si fece l’apertura del piano terra, con il foyer, e del Ridotto, con l’inaugurazione di attività espositive e con la ripresa di spettacoli, aspettando di trovare i finanziamenti per poter aprire del tutto il Politeama. Oggi la notizia che il completamento si farà presto, grazie a questo contributo, che va a chiudere il cerchio per il ripristino e per una nuova vita del teatro, che potrà essere usato anche come sala conferenze e per incontri pubblici, al servizio della comunità, dopo tanti anni di inattività. “Emozione, gioia, orgoglio… – dichiara il sindaco di Marostica Matteo Mozzo - Marostica riavrà il suo teatro, bello, funzionale e tecnologicamente al passo con i tempi! Ci abbiamo lavorato fin da inizio mandato. Abbiamo cercato finanziamenti, ma soprattutto abbiamo rivisto il progetto di completamento esplorando, con l’aiuto di esperti del settore, le più moderne soluzioni e ottimizzando i costi. Al bando del Ministero della Cultura hanno partecipato divisi in cinque aree geografiche (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole) comuni, città capoluogo, fondazioni, associazioni, riserve naturali, università, musei per un totale di oltre 340 progetti presentati da tutta Italia con risorse disponibili per circa 30 milioni di euro. Di questi ne sono stati selezionati a livello nazionale solo 44. Il Comune di Marostica si è classificato con il progetto di riqualificazione del Teatro Politeama tredicesimo su 90 per l’area Nord Est davanti alle progettazioni di importanti enti come l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, lo Iuav di Venezia o il Teatro Comunale di Bologna. Fondamentale il gioco di squadra nel far ascoltare la voce dei territori, quella dei piccoli centri come il nostro che però hanno enormi potenzialità. Per questo ringrazio il Ministro Erika Stefani, in rappresentanza del Governo Draghi, che ha riconosciuto il valore della nostra richiesta, e l’onorevole Germano Racchella, della Commissione Cultura, sempre in prima linea per le istanze del territorio”. Saranno in totale 374 i posti per il pubblico, andando a lavorare su una revisione del progetto originale, con nuove tecnologie e materiali di ultima generazione. Una platea e due ordini di gallerie, con materiale prevalente il legno, con interventi decisi per proscenio, boccascena e sipario, grazie alla progettazione dell’architetto Paolo Dal Sasso e all’ingegnere Pier Luigi Carraro, e le valutazioni dell’ufficio tecnico del comune marosticense. Un’emozione, quella della notizia del finanziamento ministeriale che ha coinvolto tutta la cittadinanza che finalmente vedrà tornare ad antichi splendori, ci possiamo scommettere, l’antica sala da spettacolo, frutto di un valente e appassionato gioco di squadra di un’amministrazione, quella a capo ora della cittadina. La stessa ha creduto fortemente nellla rinascita teatrale gestendo questi ultimi anni e affidando qualche anno fa a un regista professionista come Maurizio Panici, e al progetto da lui pensato e curato fino ai giorni nostri con l’Associazione Teatris, l’anima del Politeama. Un percorso di gestione, quello dell’amministrazione vigente, che ha sostenuto il percorso innovativo del Teatro di Comunità, formato appunto dal regista Panici, dall’Associazione Teatris, Argot Produzioni e La Piccionaia di Vicenza, che sotto un’unica associazione temporanea di scopo (ATS) ha gestito dal 2017 programmazione di spettacoli, formazione teatrale e attività allargate, mettendo in moto una ricrescita forse insperata. Cosa che viene avallata nella dichiarazione di Maurizio Panici:- ”La cosa fondamentale è che questo progetto nasce con un pensiero, una visione che affonda le radici nel teatro di comunità e che si concretizza con in una struttura di qualità. Non sarà solo un teatro, ma un teatro di produzione. Sarà il teatro di tutti, è una vera rinascita”. Il Teatro Politeama fu costruito nel 1912 su progetto dell’ingegnere e architetto Giovanni Tescari (1866-1939), ed è una splendida opera in stile Liberty. Di proprietà privata, ha conosciuto alterne vicende (fu teatro, cinematografo, ospedale in tempo di guerra, sala da ballo). Nel 2017 con il progetto di Teatro di Comunità guidato dal regista Maurizio Panici i primi ma già entusiastici teatrali progetti vanno in scena negli spazi del Ridotto, trasformato completamente in sala teatrale, grazie alla sinergia con il Comune. Il 19 dicembre 2021 l’Amministrazione governante la città, guidata dal sindaco Matteo Mozzo riesce dunque nel progetto tanto inseguito, annunciando l’ottenimento del finanziamento ministeriale per il nuovo progetto di completamento del Teatro Politeama, nell’ambito del “Fondo per la cultura” dedicato alla tutela, conservazione, restauro, fruizione, valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale. Quando si riapre un teatro, in tempi di chiusure di sale da spettacolo sempre più frequenti è un vero segnale di nuovo fermento, che accogliamo con grande piacere, e a cui auguriamo nuova buona vita!
Francesco Bettin