martedì, 19 novembre, 2024
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Al Palazzo Magnani di Reggio Emilia frammenti di storia del teatro per immagini e pupazzi. “Marionette e avanguardia. Picasso Depero Klee Sarzi”. -di Valeria Ottolenghi

Un piacevolissimo ripasso per il mondo del teatro “Marionette e avanguardia. Picasso Depero Klee Sarzi”, la mostra al Palazzo Magnani di Reggio Emilia che proseguirà fino al 17 marzo 2024. Tutti, artisti e studiosi, hanno in vario modo e in più occasioni, incontrato il teatro di figura, d’oggetti, dalle tradizionali marionette guidate da fili, tanto spesso metafora del destino degli umani, preziosa la loro storia di palazzo, per nobili intrattenimenti, ai burattini, più popolari e ribelli, dentro la baracca, la mano a guanto, negli angoli delle strade, tutte creature, marionette & burattini, ora pensati principalmente per i bambini, come dimenticata la loro funzione originaria, lasciata scivolare via, come spesso accade quando gli adulti abbandonano miti, riti, opere essenziali un tempo, per farle diventare giochi per l’infanzia. 

Marionette e Avanguardia Palazzo Magnani

Ma! Ci sono tanti ma, sia per le grandi tradizioni conservate nei paesi dell’est e in oriente, sia, per l’occidente, pensando anche solo alle numerose, originali poetiche di tante compagnie che operano in Italia, come la straordinaria Marta Cuscunà, con creazioni ogni volta diverse in scena per forme di manipolazione e senso, e, recente, pluripremiato, “Natale in Casa Cupiello. Spettacolo per attore cum figuris”, regia di Lello Serao. La mostra di Reggio Emilia si confronta piuttosto con la storia trascorsa e la ricerca estetica, fermandosi, per il percorso espositivo, a Otello Sarzi (1922/2001), presenza amata nella città, nello stesso tempo grande sperimentatore di nuovi modelli ed eccellente divulgatore, con la sua compagnia, del linguaggio d’arte con forme animate rivolte ad adulti e bambini. E fa piacere che, nell’introduzione dell’ampio catalogo, James Bradburne, coordinatore scientifico, abbia ricordato come la ricerca in questo campo si sia ampliata per e con le scuole dell’infanzia della città, fondamentale la sensibilità pedagogica di Loris Malaguzzi, importante Mariano Dolci, magnifico “burattinaio municipale”, attento al valore del “doppio” anche in situazioni di disagio, quando urgente è il bisogno d’espressione ma sembra mancare il coraggio di superare particolari soglie, perfetto quell’”altro” pronto ad esporsi. 

La mostra è fortemente visiva per reperti e ricostruzioni, ma non mancano i riferimenti teorici, il citatissimo testo di Heinrich von Kleist in catalogo, schegge di memoria lungo il percorso, come per la supermarinetta di Gordon Craig: se il regista - figura allora di fresca creazione/ definizione - è responsabile di tutta un’opera, meglio avere in scena creature del tutto obbedienti piuttosto che attori facilmente mutevoli? Inevitabilmente si sfiorano questioni di varia filosofia, anche metafisica. Ma l’interesse maggiore della mostra sembra essere soprattutto estetico-storico-teatrale per gli intrecci con le avanguardie nel senso più ampio, quando l’insoddisfazione verso la tradizione, in ogni campo, pittorico, musicale, narrativo…era stimolo per l’invenzione artistica.

E’ lo stilizzato “Gatto Nero” di Fortunato Depero, marionetta per “Balli plastici” il simbolo della mostra, ritrovato anche lungo le scale a chiocciola proiettato, non da solo, come ombra: a ricordare così un’altra forma di teatro di figura, anche questa di vasta tradizione e  molteplici nuove esperienze?

Marionette e Avanguardia Palazzo Magnani

Un ingresso colorato, a quinte. I costumi a grandezza naturale disegnati da Pablo Picasso per “Parade”, balletto coreografico di Sergej Djaghilev, 1917. Pupazzi stilizzati, l’esperienza del futurismo. Il rapporto con le maschere della Commedia dell’Arte. Tra Bauhaus e tradizione. Oskar Schlemmer, Richard Teschner, il modernismo russo. E ancora: Paul Klee, Sophie Taeuber-Arp, Nina Simonovič-Efimova, El Lissitzky… Una mostra di visioni - e, in qualche modo, di ricordi, immagini studiate sui libri tra teoria e pratica. Ricordando il valore della creatività: “Ritengo che l’obiettivo principale della mostra - spiega James Bradburne - sia quello di aprire uno spazio dell’immaginazione così che un bastone possa diventare un cavallo, un drago o un flauto”. Da sempre è importante il dialogo tra artisti e artigianalità, esperienze personali, leggere poesie prima di scriverne, così come per ogni forma artistica. Tante le attività legate all’esposizione, incontri, visite seguite, proposte per le famiglie, ma in particolare, negli stessi spazi della mostra, a Palazzo Magnani, è in programma una rassegna di “azioni teatrali” di quindici/ trenta minuti, una sala dedicata alle marionette, curata dalla Compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli, un’altra ai burattini, curata dall’Associazione 5T di Reggio Emilia. 

Valeria Ottolenghi

“Marionette e avanguardia. Picasso Depero Klee Sarzi”
Fino al 17 marzo 2024
Palazzo Magnani, Reggio Emilia
Corso Garibaldi, 31- 0522 444446, 0522 454437
Il percorso comprende la visita alla mostra e una performance teatrale. 
www.palazzomagnani.it

Ultima modifica il Venerdì, 02 Febbraio 2024 14:50

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