Un racconto di una pagina
di Pierfrancesco Prosperi
Questo è un racconto di una pagina. Quaranta righe per novanta battute, meno di tremilaseicento caratteri.
Sembra uno spazio terribilmente piccolo, ma è più che sufficiente per raccontare, ad esempio, la storia di un concorso dedicato a storie ancora più brevi. Eccola.
STORIA DI UN CONCORSO
Come forse saprete, alcuni mesi fa la rivista letteraria ‘Felicitas est brevis’ ha bandito un concorso per un testo di sole due righe: non più di centosessanta caratteri, la lunghezza di un messaggio SMS.
Come forse saprete, alcuni giorni fa, durante lo spoglio dei testi pervenuti, quattro dei cinque giurati sono stati trovati morti nelle loro case, fulminati da un ictus cerebrale. Il quinto giurato è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, privo di conoscenza e scosso da continue, violentissime crisi convulsive.
Quello che forse non sapete è che sui tavoli dei giurati è stato trovato, in mezzo ad altri testi partecipanti al concorso, lo stesso strano foglio. Un foglio formato A4 completamente bianco, se si eccettuano alcune righe scritte in caratteri piccoli vicino al bordo inferiore, con il titolo ISTRUZIONI.
Le istruzioni spiegano che il testo partecipante al concorso si trova al centro del foglio, ed è invisibile perché scritto con un inchiostro particolare. Per leggere quelle due righe occorre esporre il foglio alla luce di una lampadina alogena da 20W, con una inclinazione di circa 45 gradi.
Le istruzioni accennano anche al contenuto delle due righe: spiegherebbero, nientemeno, perché siamo al mondo, e qual è il destino finale che attende l’Umanità.
Avevamo pensato di distruggere quel foglio; senonché, appena la notizia delle quattro morti si è diffusa, il concorrente autore del testo ci ha contattato tramite il suo avvocato, diffidandoci dal farlo e intimandoci di dare invece pubblicità alla sua opera, in base alla Costituzione e alle leggi sulla libertà di espressione.
Così, abbiamo riportato quel testo qui sotto, nelle due righe apparentemente bianche che seguono.
Se volete conoscerne il contenuto, sapete come fare. Avete letto le istruzioni, e quasi certamente avete in casa una lampadina alogena da 20W.
Un’altra cosa; dal momento che quel foglio era in buona compagnia sui tavoli dei giurati, non è affatto detto che sia stato questo testo a provocare effetti così devastanti. Può darsi che quelle che avete davanti siano due righe perfettamente innocue. Ad ogni buon conto, chi scrive questa nota non le ha lette.
E voi cosa farete? Riuscirete a resistere alla curiosità?
Comunque, in bocca al lupo.
La Redazione di ‘Felicitas est brevis’