UN LIBRO SINGOLARE
di Marilena Verri
Sto camminando un po' soprappensiero in un parco fantastico, pieno di fiori, di piante e di deliziosi profumi quando un signore gentile, di età indefinibile, mi sorride e mi fa quasi un inchino:
-Buon giorno, signora.
-Buon giorno.
-Anche lei a godere di questa meraviglia?
-Eh, sì, qui è un vero incanto: si guarda, si gioisce, si annusa... Questo
profumo di erba tagliata...
che delizia!...
-Eh, purtroppo, gli odori sono fuori dalla mia portata, ma mi accontento di
quello che vedo ed è già più che sufficiente.
-Peccato, ma in fondo questa vista particolare, appaga ogni desiderio. Io
vengo spesso a passeggiare qui, ma non ci siamo mai incontrati prima.
-Effettivamente è la prima volta che ci vengo e devo dire che questo
giardino mi sta ispirando in modo travolgente.
-Davvero! Se fossi un poeta troverei di che che scrivere, ad uno spettacolo
così incantevole.
-Dice bene lei: è proprio per questo che sto girovagando quasi in estasi.
-Lei allora è più romantico di me. Ma saprebbe forse descrivere con
proprietà queste nostre emozioni?
-Penso proprio di sì. Ci proverò, ma comunque, comunicare, non è proprio
come sentire. E' più difficile spiegare agli altri e trasmettere quello che
corre nel nostro animo.
-Accidenti, lei parla come un libro stampato.
-Ma come ha fatto a capirlo?
-Mi sembra semplice, da ciò che mi dice.
-Ah, capisco. A volte mi “incarto” in conversazioni un po' intellettuali,
oppure mi esprimo con parole che cerco tra le righe del mio pensiero...
Alla fine però, tiro le somme e magari riesco a farmi leggere intimamente.
-Ha uno strano modo di comunicare, lei, lo sa? Mi sembra quasi di parlare
con un'idea, più che con una persona.
-Cara signora, lei si sta avvicinando a scoprire le mie carte...
-Davvero?
-Se continua a sfogliare e a scrutare nelle mie espressioni, potrà carpire
il mio segreto.
-Lei è sempre più strano. Originale, però.
-Ognuno di noi è originale e si esprime come può in bene, male... o in modo
mediocre, però, sempre in modo unico, singolare, precipuo.
-Sono un pochino perplessa... e quasi imbarazzata. Ma da dove viene? E
com'è il suo nome?
-Dolce signora, io sono un insieme di pagine e costruisco di momento in
momento ciò che verrà poi letto.
-Ho capito poco, sinceramente.
-Chieda un giorno a qualcuno dove può trovare la storia di questo nostro
incontro e la indirizzeranno alla Biblioteca tale o tal altra e lì mi
troverà con il titolo:
“Un libro che cammina col tempo, nel tempo... nella storia... del tempo!”...
ATTRAZIONE
Lo so mio caro che mi attendi a letto
ed ogni sera mi affretto a raggiungerti.
Durante il giorno ti penso intensamente
e le tue frasi mi risuonano, frequenti.
So che dopo averti avuto vicino
dormo serenamente e forse sogno.
L'indomani ricomincio a pensarti
e ad avere voglia di riaverti tra le mani.
Ma non si fraintenda: è “ Il libro”
che ogni notte mi tiene compagnia
portandomi nel mondo che mi porge
con le sue storie affascinanti e varie.
Senza, io proprio non so stare:
è un amico sempre diverso e originale
ed io ne godo.
Un amico che non parla, ma dice molto!