CLUJ NAPOCA
IL FESTIVAL "INTERFERENCES" 2018
"Macbeth", secondo la visione di Luk Perceval
cattura il pubblico del Teatro Ungherese.
di Mariio Mattia Giorgetti
Il palcoscenico è attraversato da tanti tubi sospesi in aria su diverse inclinazioni, fino a formare una sorta di "ragnatela" dentro uno spazio tutto nero, dove dal fondo nasce del fumo che invade la scena; e in questa atmosfera da incubo, esce lentamente Macbeth che, chinandosi, supera i tubi e raggiunge il proscenio dove, in primo piano, c'è un grande secchio ricolmo d'acqua. Macbeth si inginocchia, posa le mani sul secchio, immerge a lungo più volte la testa nel secchio, come a calmare un testa in subbuglio, e resta immobile guardando sul davanti, in attesa che ad uno ad uno entrino, lentissimi, i personaggi della sua ossessione, comprese le due Streghe che resteranno sopra a due altalene, contorcendosi per tutto il tempo della tragedia interiore e psicologica che vivrà Macbeth.
Anche Lady Macbeth in sottoveste, sensuale, bella, entra in questa atmosfera creata dalla regia; si avvicina al marito e lo turba con azioni erotiche, a cui Macbeth risponde tra una bevuta di vino e l'altra. In questo quadro, nato in un lungo silenzio, prende il via la nota storia tragica che attraversa la mente del protagonista.
Si recita su un piano intimo, quasi monologando, per poi esplodere di colpo con grida disumane che sono accompagnate dagli interventi musicali di grande effetto drammatico.
Secondo il regista Luk Perceval questo è l'approccio che ha voluto avere con questa opera sostenendo che "non ha mai visto l'opera da prospettive comuni. Per me il tema principale della tragedia è il rapporto intimo tra un uomo e una donna, attraverso gli aspetti più misteriosi e pericolosi. Questa è la connessione che inizialmente dà luogo a sentimenti che possono poi bruciare e diventare cenere. Soprattutto se subentra una terza persona nel rapporto. Uomo, donna e... potere.
La sete del potere è infatti un tentativo di cambiare, riempire il vuoto che si è creato quando il rapporto è esausto, quando l'uomo fallisce nel tentativo di vincere l'amore di colei che adora. L'uomo tenterà invece di acquistare l'amore delle masse e, dunque, è destinato a fallire!"
La opera scespiriana è stata ridotta ad un'ora e venti, e ha visto due grandi interpreti (Leonid Alimov (Macbeth), Maria Shulga (Lady Macbeth)) e tutti gli altri, che, in abiti contemporanei, hanno operato per tutto il tempo sul proscenio, recitando frontali al pubblico, con sullo sfondo quella "ragnatela di tubi"; e, inoltre, attraversando anche la platea.
Il Teatro Ungherese di Cluj Napoca, tutto esaurito, in cui si è svolto lo spettacolo, ha visto un pubblico attento esplodere alla fine in un prolungato applauso, meritato.
SHAKESPEARE: MACBETH
Theatre-Festival Baltic House, Russia
November 25 19:00 - Main Hall
Duncan, King of Scotland: Anatolii Dubanov, Honored Artist of Russia
Macbeth: Leonid Alimov
Lady Macbeth: Maria Shulga
Banquo: Roman Driablov
Lennox: Yurii Elagin
Macduff: Aleksandr Muravitskii
Lady Macduff: Elena Karpova
Witches: Anna Budanova, Elena Karpova, Natalia Kolesnichenko, Yulia Rodina, Natalia Zhestovskaya, Taya Savina
Directed by LUK PERCEVAL
Choreography: Ted Stoffer
Set design: Annette Kurz
Costumes: Irina Riabov
Lighting: Mark van Denesse
Music: Lothar Müller, Pavel Mikheyev