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Questo mix consta di tre pezzi di danza di diverso impatto, ma tutti e tre molto caratterizzati nel loro senso specifico. Infatti, in seguito ad un’introduzione di Karen Kain che è alla direzione artistica del balletto nazionale del Canada, la prima coreografia è in stile modern – contemporary, con delle esibizioni di neoclassico. Lo sfondo presenta alcune particolarità, in quanto proietta figure e forme tridimensionali dai toni caldi del color rame, che creano l’effetto di oggetti sparsi ed appesi, pendenti dall’alto. Ritroviamo forme di stelle, anche molto irregolari, oppure bulloni, o ancora sfere, semicerchi e parallelepipedi. Ricordano, in modo curioso, quelle figure che vengono stampate sui libri scolastici di geometria oppure di tecnologia ed arte, per guidare alla spiegazione e successiva realizzazione delle forme solide della realtà. In questo caso lo sfondo che vediamo sta forse a rappresentare una sorta di correlativo oggettivo con il quotidiano che rimanda alla confusione di una danza moderna e talvolta neoclassica che richiama il mondo esterno. Il secondo brano si rende subito riconoscibile per la musica di Mozart, che non sfugge all’orecchio di conoscitori più esperti, ma anche di ascoltatori di piacevole musica per diletto. Il passo a due di moderno / contemporaneo è suggestivo e tecnicamente pulito e preciso, con prese difficili e spettacolari, oltre che virtuosismi artistici che vogliono stupire lo spettatore digitale. Abilità, forza, intensità e linee regolari caratterizzano questa parte. Molto diverso è invece il terzo pezzo, che è un contemporaneo tra i più puri e rispondenti al canone del genere. Lo sfondo e le luci, con una sorta di schermo vuoto, come mancante del proiettore e del contenuto, alle spalle dei danzatori, suggeriscono quasi un contesto freddo ed asettico e la musica incalzante e quasi ruggente fa raggiungere emozioni contrastanti con vette di tensione. In tutte e tre le coreografie i costumi sono sempre molto semplici e quasi accademici, come spesso si tende a fare in brani di modern e contemporaneo. Dall’inizio fino alla conclusione c’è un crescendo, una sorta di attesa e di ascesa verso le vette musicali e coreografiche più forti e decise.

Francesca Myriam Chiatto