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CARMEN - regia Franco Zeffirelli

"Carmen", regia Franco Zeffirelli. Foto ENNEVI "Carmen", regia Franco Zeffirelli. Foto ENNEVI

Opera-comique in quattro atti
Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella omonima di Prosper Mérimée
Musica di Georges Bizet
Direttore Marco Armiliato
Regia e scene Franco Zeffirelli
Costumi Anna Anni
Luci Paolo Mazzon
Coreografia El Camborio ripresa da Lucia Real
Personaggi e Interpreti
CARMEN Clémentine Margaine
MICAELA Karen Gardeazabal
FRASQUITA Daniela Cappiello
MERCEDES Sofia Koberidze
DON JOSÉ Brian Jagde
ESCAMILLO Luca Micheletti
DANCAIRO Nicolò Ceriani
REMENDADO Carlo Bosi
ZUNIGA Gabriele Sagona
MORALES Biagio Pizzuti
Orchestra, Coro, Ballo e tecnivvi della Fondazione Arena di Verona
Maestro del coro Ulisse Trabacchin
Coordinatore al ballo Gaetano Petrosini
Con la partecipazione straordinaria della
Compania Antonio Gades
Direttore Artistico Stella Arauzo
Verona, Arena, 17 giugno 2022
99°Arena di Verona Opera Festival

www.Sipario.it, 20 giugno 2022

Occorre essere liberi da pregiudizi nei confronti di qualsia opera allestita in Arena. La sostanza dello spettacolo nell'anfiteatro è quello di portarci 15 mila persone e ogni volta diverse, spettatori motivati anche dal solo fatto di poter raccontare di essere stati lì, a vedere e ascoltare un opera, di quelle che rientrano nell'immaginario collettivo, dove il vedere ha la meglio sull'ascoltare, specie per chi si trova nelle file alte delle gradinate, posti dominanti su quanto succede nel vasto anfiteatro romano. Vedere e ammirare lo spazio scenico spesso racchiude l'esperienza di uno spettatore causale. Certo, ci sono anche gli appassionati di musica lirica, che con un'attenta gestione di date cercano di captare la serata giusta, quella che esemplificherà la stagione stessa. Quale sarà questo evento per il 2022? La Carmen con protagonista il mezzosoprano Elina Garanča, o piuttosto l'Aida con la Netrebko, il confronto tra i due baritoni Luca Salsi e il mongolo Amartuvshin Enkhbat nel Nabucco in stile risorgimentale? Oppure scegliere la Traviata che si presenta come una vera e propria rassegna delle voci del set lirico internazionale: basta solo scegliere, tra conferme e debutti. Intanto, in attesa della stagione n. 100 del Festival Opera in Arena, già annunciata, la stagione n. 99 ha preso il via nel nome della Carmen di Bizet, nell'allestimento del 1995 di Franco Zeffirelli, più volte riproposto fino al 2016. Non si tratta di una replica ma di un rifacimento dell'allestimento del regista con aggiunge nuovi elementi recuperati dai suoi bozzetti ripensati nel corso del tempo: allestimento che dovrebbe essere quello definitivo, con aggiunte e sostituzioni, ripensamenti, rispetto a quanto visto in passato ma che non offre una sintesi rispetto ad una idea unitaria che qualificasse la sua Carmen.
E' la Spagna dell'immaginario collettivo, quello dei toreri e delle corride, delle gonne a balze delle gitane dai fiori rossi tra i capelli, di danze, divise militari, soldati dragoni a cavallo, contrabbandieri con asini sulle montagne di gesso del palcoscenico, rotear di mulete, e mantiglie di festa; tanto colore, tanta figuranti in scena assieme a coristi, e ballerini. Può anche non piacere questo gran affollamento che giustamente distoglie dall'attenzione all'essenzialità dello spettacolo d'opera, ma forse si tratta di elementi di richiamo turistico, con i quale, nel bene e nel male, la gestione dell'Arena deve fare i conti. Il Cast primario era composto da mezzosoprano francese Clémentine Margaine con accanto il Don Josè di Brian Jagde, Escamillo era il baritono emergente italiano Luca Micheletti con la Micaela di Karen Gardeazabal. Pratica nel ruolo il mezzosoprano francese, pur possedendo un cospicuo patrimonio vocale per gestire il personaggio di Carmen, ha sfruttando la parte più acuta della sua connotazione vocale, delineando una Carmen più drammatica che carnale, gestendo con circospezione i propri mezzi vocali senza eccedere in esuberanze sia vocali che gestuali, qualcuno potrebbe dire una Carmen a cui mancasse carisma. Su una linea di interprete corretto, con qualità di emissioni vocali interessanti e soprattutto eleganti è il Don José del tenore americano Brian Jagde, in possesso di una linea di canto pulita che non va alla ricerca di effetti e che rende giustizia ad canto tutto equilibrato di Bizet. Poco incisiva la Micaela di Karen Gardeazabal facendo trapelare qualche incertezza nel terzo atto. Il migliore del cast è stato il baritono Luca Micheletti. Emissione chiara, lasciando spazio alla musicalità, senza addentrarsi troppo nel ricercar effetti nella parte bassa della partitura, spavaldo ma elegante. L'orchestra della fondazione Arena era guidata da Marco Armiliato, come direttore musicale per il 2022 che ha gestito una Carmen con tempi ampi ben equilibrati che si adattavano alle voci in palcoscenico e alle problematiche di percezione del suoni nell'ampio spazio. Gestione dell'orchestra che risultava chiara e precisa, che non indulgeva ad evidenziare la gran confusione di movimento in scena e che anzi pretendeva disciplina con un generale richiamo all'ordine dell'orchestra e cantanti: per questa modalità anche elegante nel gestire i suoni che affollano la partitura di Bizet si può spiegare in contenimento di eccessi drammaturgici nel complesso del cast. Di qualità il comprimariato, fatto da artisti che hanno accumulato esperienza in Arena in questi ruoli essenziali nelle locandine: Nicolò Ceriani, Dancairo, con Carlo Bosi, Remendado, contrabbandieri sornioni e giustamente rozzi, Gabriele Sagona, Zuniga, e Biagio Pizzuti, Morales, ufficiali intrallazzatori. Daniela Cappiello (Frasquita) e Sofia Koberidze (Mercedes), che si sono percepite poco nella gran scena del terzo atto soverchiate dal gran movimento in palco e meritavano di più in una scena che è chiave del proseguo dell'opera. Arena gremita da un pubblico entusiasta che nella maniera dei teatri d'oltralpe, ha accompagnato con battito di mani ritmato la gran scena di Escamillo. Tutto è possibile come la contesa a colpi di danza sevillana tra la pausa III e IV atto. Successo pieno e garantito. I 100 anni di celebrazioni dell'Arena come teatro d'opera all'aperto sono dietro l'angolo e intanto si fa memoria di altri 100 anni: quelli in ricordo del soprano Renata Tebaldi e del baritono Ettore Bastianini, rievocati dalla sovrintendente Cecilia Gasdia. A lei la dedica degli applausi in prima serata.

Federica Fanizza

Ultima modifica il Venerdì, 24 Giugno 2022 18:58

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