Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”
Lorenzo Donati direttore
Matilde Agosti violoncello
Vieri-Marco Giovenzana contrabbasso
Maria Chiara Fiorucci arpa
Guglielmo Pianigiani pianoforte
Gioacchino Rossini Tre cori religiosi per coro femminile e pianoforte
Felix Mendelsshon-Bartholdy Vespergesang op. 121 MWV B 26
per coro maschile, violoncello e contrabbasso
César Franck Messe Solennelle op. 12
versione per coro, violoncello, contrabbasso, arpa e pianoforte
in collaborazione con l’Opera della Metropolitana e l’Arcidiocesi
di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino
Siena, Teatro dei Rozzi, 14 aprile 2022
Un concerto imperdibile, quello che Siena ha dedicato a César Franck, il musicista che volle dedicare la sua intera vita e la sua creatività al sacro: divenne riferimento così forte nell’ambito della musica religiosa, che anche quanti non sanno di aver incontrato la sua opera in realtà la conoscono, magari perché è entrata nei momenti più significativi della loro vita. Non è necessario infatti frequentare le sale da concerto per conoscerla ed esserne toccati.
In questo caso però anche a Siena, come in altre realtà del nostro paese e non solo, è a teatro che è stata proposta, opportunamente, nel giovedì prima di Pasqua. La serata era esclusivamente dedicata alla musica sacra, ma non ha riguardato solo la creatività del festeggiato, altri ci hanno condotto a scoprirne la specificità. A partire dal Gioacchino Rossini che da quindici anni aveva abbandonato il teatro per dedicarsi alla composizione in piena libertà. Guglielmo Pianigiani e la componente femminile del coro Chigi Saracini esordiscono con tre brani che celebrano le virtù: Fede, Speranza, Carità. Con la libertà che gli concede il suo status, qui Rossini utilizza i mezzi espressivi teatrali per rendere il carattere umano dei sentimenti espressi, ed il ruolo del soprano solista (in questo caso si tratta dell’ottima Maddalena De Biasi) è toccante. Seguono i Vespergesang di Mendelsshon per coro maschile sottolineato da violoncello e contrabbasso, qui di una pregnanza che raramente gli viene riservata, a sottolineare le voci, in particolare dei solisti Luigi Rossi, Sandro Degl’Innocenti, Roberto Locci.
Degni incipit alla Messe Solennelle op. 12 del 1860 interpretata dal coro tutto, pianoforte, violoncello e contrabbasso, alla quale si è aggiunta la presenza angelica del suono dell’arpa. Qui occorre menzionare ancora due soliste, Anita Sisino nel Gloria e nel Credo, e Katharina Montevecchi nel conclusivo Agnus Dei. Cuore della magnifica esecuzione, l’inserimento della voce solista di Davide Galleano che arriva nel profondo col Panis Angelicus.
Annamaria Pellegrini