BERNARD FOCCROULLE organo
Méditation sur la beauté de la nature et la responsabilité de l’homme à son égard
1. Introduction César Franck Deuxième Choral
2. Splendeur de la Création: lumière, fleurs, oiseaux, sources, étoiles
Jean-Louis Florentz Chant des fleurs da Laudes op.5
Louis Vierne 3. Etoile du Soir da 24 Pezzi fantastici, Suite No.3op.54
Olivier Messiaen 4. Communion. Les oiseaux et les sources /
5.Sortie. Le Vent de l’Esprit da La Messe de la Pentecôte
3. L’homme au coeur de la Création
Heinrich Scheidemann Erbarm dich mein, o Herre Gott / Cantus firmus im Tenore
Johannes Brahms Herzlich tut mich verlangen da 11 Preludicorali op. 122
Bernard Foccroulle E più corusco il sole da Purgatoire de Dante (2016)
4. Conclusion
Johann Sebastian Bach Passacaglia e Fuga in do minore BWV 582
Siena, Palazzo Chigi – Saracini, 23 novembre 2023
Una data storica, quella del centenario, per celebrare la voce dell’organo che taceva da più di due decenni. Dalla presenza dell’organo nella sala dei concerti nacque la sala stessa come da allora la vediamo, dotata di un’acustica eccezionale, merito della forma settecentesca che non venne alterata dall’artista senese Arturo Viligiardi, intorno all’organo che ne è il cuore. In data precedente alla prima guerra mondiale già Guido Chigi – Saracini aveva commissionato lo strumento, ne abbiamo testimonianza scritta, ma per il completamento si dovette attendere la fine del conflitto. E il primo suono ad inaugurare il salone dei concerti fu il suo. Una serata memorabile allora, una gioia che si rinnova oggi, con un protagonista, Bernard Foccroulle, che fa cantare lo strumento con toni e suoni di straordinaria efficacia offerti con la naturalezza di una farfalla che vola. L’esempio non è peregrino, dato il tema scelto dall’interprete, Meditazione sulla bellezza della natura e la responsabilità dell’uomo a tale riguardo, così come è stato cantato in diverse epoche da straordinari compositori, compreso lo stesso Foccroulle. L’introduzione è riservata a César Franck, il cantore della spiritualità, per lo strumento religioso per eccellenza. Ma è la bellezza del creato a dominare, con le più varie voci, il secondo tempo di questo programma che ha rallegrato lo spirito di quanti hanno potuto assistere alla straordinaria serata: Splendore della creazione: luce, fiori, uccelli, sorgenti, stelle. E poiché nessuno strumento come questo può esprimere la ricchezza dei suoni più diversi, è una gioia ascoltare in sala cantare gli uccellini tanto amati dalle anime gentili di Olivier Messiaen e del suo allievo Louis Vierne. Il vento dello Spirito illumina le menti degli apostoli, ecco dunque l’Uomo al cuore della creazione. E qui l’organo esprime tutta la sua suggestiva potenza. Foccroulle è presente anche come autore in questo momento del concerto, rendendo omaggio a Dante nel momento in cui conclude il suo percorso nel Purgatorio per salire al Paradiso. A Johann Sebastian Bach non poteva non essere riservato l’ultimo brano, così come il bis concesso al pubblico plaudente. Annamaria Pellegrini