Operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato
Ed. musicali: Casa Editrice Musicale Lombardo
Spettacolo in collaborazione con l’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DELL’OPERETTA Friuli Venezia Giulia
Maestro Concertatore e Direttore ANDREA ALBERTIN
Regia ANDREA BINETTI
Movimenti coreografici MORENA BARCONE
Allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Personaggi e interpreti
Hans GILLEN MUNGUÍA
Nela SELMA PASTERNAK
La Gaffe ANDREA BINETTI
Bombon DANAE RIKOS
Tarquinio Brut MAX RENE’ COSOTTI
Attanasio Prot GUALTIERO GIORGINI
Basilio Blum ALESSIO COLAUTTI
Ethel FEDERICA VINCI
Pomerania MICHELA VITALI
Tom GIACOMO SEGULIA
Maestro del Coro PAOLO LONGO
Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Trieste, Teatro Verdi, 11 giugno 2023
Cento ma non li dimostra… “Il paese dei campanelli” festeggia un secolo ed il nuovo allestimento triestino ne riconosce tutto il suo grande valore grazie alla cura registica di Andrea Binetti. Il tenore, impegnato stavolta anche nell’articolata messinscena, esalta il fascino dell’operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, assecondandone l’aspetto surreale e giocoso da Belle époque ma anche sottolineandone le malie della partitura, scrigno prezioso del teatro musicale italiano che regala gli orecchiabili Duetto del ricamo, Fox della Luna e Balla la Giava e racchiude suggestioni pucciniane. Lo affiancano nel progetto di confezionare una “festa di compleanno” gioiosa il direttore Andrea Albertin e l’orchestra, il coro e i tecnici della Fondazione del Teatro Verdi con la collaborazione dell’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG
Le melodie sognanti di un’Olanda da cartolina dove “la vita è lieve e il dolor stranier” s’intrecciano, in un meccanismo complesso di arie, duetti e concertati, ad una trama scherzosa costituita da una miriade di scene che richiedono spesso gag da avanspettacolo. Fiori, zoccoli, bicchieri di latte, cappelli a punta, piccole casette con il tetto basso sulla cui cima sono sospesi dei campanelli… i clichés di un paesino olandese sospeso sull’acqua dove regna l’armonia ci sono tutti, in più apprendiamo subito la leggenda che vi aleggia. I sonagli collocati sulle abitazioni suoneranno il giorno in cui o una moglie o un marito commetterà adulterio. All’improvviso la tranquilla quotidianità degli ingenui abitanti viene interrotta dall’arrivo di una nave inglese in avaria e dallo sbarco del prestante equipaggio maschile. Tutte le donne subiscono il fascino dei marinai tanto da esserne in fretta sedotte e provocare il suono degli allarmi che vegliavano sulla loro integrità… ma nello stesso porto, per un errore del tenente La Gaffe (lo stesso esilarante Binetti), arriveranno anche le mogli degli inglesi, pronte a vendicarsi, tradendo i mariti con gli uomini sempliciotti del paese e facendo scatenare lo stesso concerto di campanelli.
Spassosissimi e curiosi, i personaggi mettono in atto rituali di corteggiamento e seduzione mai scontati, sostenuti da un coro sempre presente diretto da Paolo Longo: Nela, la moglie più pura e servizievole del luogo, che ha la voce poetica e l’atteggiamento dolce e trasognato di Selma Pasternak, s’invaghisce del baldanzoso capitano Hans, il tenore Gillen Munguia esperto di zarzuela; l’avvenente Bombon è resa perfettamente dall’allure sinuosa di Danae Rikos. Fa perdere la bussola al mitico La Gaffe ed è rincorsa continuamente dall’attempato marito Tarquinio di Max René Cosotti. Accanto a loro gravitano la coppia formata dai burberi Attanasio (Gualtiero Giorgini) e Pomerania (una Michela Vitali che esagera nella caratterizzazione del personaggio), il tonto Basilio (Alessio Colautti), Ethel (Federica Vinci), la consorte inglese del capitano, e il marinaio Tom di Giacomo Segulia.
Elena Pousché