di Maurizio Colombi
liberamente tratto dalla fiaba dei Fratelli Grimm
con Lorella Cuccarini, e Silvia Scartozzoni, Renato Crudo, Maurizio Semeraro, Rosita Denti, Mattia Inverni, Giacomo Marcheschi, Alex Botta, Martina Lunghi, Matilde Pellegri, Luca Spadaro, Jonathan Guerrero, Eleonora Peluso, Carlotta Sibilla, Ylenia Tocco, Erika Mariniello, Vittorio Schiavone, Eleonora Segaluscio
scene Alessandro Chiti
costumi Francesca Grossi
suono Tommaso Macchi
direzione musicale e arrangiamenti Davide Magnabosco
coreografie Rita Pivano
effetti di magia Erix Logan
effetti speciali aerei Max Martinelli
direzione artistica Alessandro Longobardi
regia Maurizio Colombi
produzione Viola Produzioni Centro di Produzione Teatrale
Vicenza, Teatro Comunale, 1, 2, 3 dicembre 2023
Facile tornare bambini, entusiasmarsi e rimanere incantati quando si vede un musical con tutti i crismi, come nel caso di questo Rapunzel, liberamente tratto dalla celebre fiaba dei fratelli Grimm, che non sbaglia niente. Uno spettacolo di grande classe, composto da un cast che oltre Lorella Cuccarini vede un nutritissimo gruppo di attori-cantanti-danzatori, tutti (e non c’è esagerazione) straordinari e completamente immersi in una messa in scena che funziona, diretta dal bravo Maurizio Colombi. Ma non solo funziona, perché restituisce incanto, e quella serena magia che serve all’anima e fa venir fuori il meglio di noi adulti ,anche solo nel vederla. Si esce felici, dal teatro, e non è poco. Per la cronaca la sala è quella del Teatro Comunale di Vicenza, gremita come ormai si vede sempre più spesso (segnale ottimo per il teatro, a dispetto di chi prevedeva una diversa evoluzione, dopo la pandemia). Quale raperonzolo migliore poteva continuare nella tradizione? Intanto, fa piacere registrare una nota: quella che il musical, fatto in Italia, se fatto bene, può ambire tranquillamente a rapportarsi a Broadway, professor indiscusso del genere. E bene fanno i teatri, come quello di Vicenza in questo caso, a ospitare spettacoli impegnativi anche economicamente ma che sanno ripagare con la bellezza. Detto tutto questo, veniamo a Rapunzel. Una fiaba molto amata dai bambini, che anche i grandi non disdegnano di andare a vedere, e che qui in questo allestimento trova veramente il suo punto di forza. Ingredienti semplici ma efficaci: due sorelle (Gothel e Gretel) diverse fra loro, l’una arcigna a causa di problemi fisici, l’altra splendente e sana, un fiore in grado con le sue qualità di saperle ridare (a Gothel) vigore e meraviglia. E tutto quanto il resto, Gretel che si ammala e può salvarsi, e può farlo solo Gothel a quel punto, col potere del raperonzolo. Con un sortilegio di mezzo, una promessa, chela bambina che nasce da Gretel (rimasta nel frattempo incinta) venga alllevata dall’arcigna sorella. Ecco dunque nascere Rapunzel dalla lunga treccia bionda,con lo stesso potere originale del fiore, ecco Phil, lo scanzonato e bel malandrino che di lei s’innamora, e la torre dove la giovane rapita è rinchiusa dalla matrigna. E poi il turbinio della storia, tutto in discesa. Tra effetti speciali che lasciano stupefatti, cambi di scene girevoli, accadimenti che vanno nell’una e nell’altra direzione si finisce naturalmente col lieto fine. Incantato il pubblico del Comunale, di fronte a ciò, e di fronte a un’eccellente Lorella Cuccarini, professionista sempre di grande caratura, e ai suoi compagni, che sono tantissimi, ma che almeno in parte vanno citati: Silvia Scartozzoni e Renato Crudo, Rapunzel e Phil,ottime le loro prove, e poi gli spassosissimi fiori Rosa e Spina ovvero Martina Lunghi e Matilde Pellegri, il Capitano, Alex Botta e il suo incedere lemme, Maurizio Semeraro che è il Re. Le musiche completano la finezza dello spettacolo. Consigliatissimo. Francesco Bettin