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RAPUNZEL - regia Maurizio Colombi

"Rapunzel", regia Maurizio Colombi "Rapunzel", regia Maurizio Colombi

scritto e diretto da Maurizio Colombi
con Lorella Cuccarini (Gothel) e con Silvia Scartozzoni (Rapunzel), Renato Crudo (Phil),
Maurizio Semeraro, Mattia Inverni Giacomo Marcheschi, Martina Lunghi Matilde Pellegri, Alfonso Mottola Jonathan Guerrero,
Eleonora Peluso Carlotta Sibilla, Ylenia Tocco Erika Mariniello, Eleonora Segaluscio
scene Alessandro Chiti
coreografie Rita Pivano effetti di magia Erix Logan effetti speciali aerei Max Martinelli
costumi Francesca Grossi
musiche originali Davide Magnabosco, Alex Procacci, Paolo Barillari
direzione musicale e arrangiamenti Davide Magnabosco
produzione Alessandro Longobardi per Viola Produzioni
Trieste, Teatro Rossetti dal 8 al 10 dicembre 2023

www.Sipario.it, 12 dicembre 2023

Tratta dalla raccolta dei fratelli Grimm, la storia di Rapunzel diventa un musical tutto italiano, scritto e diretto da Maurizio Colombi. Dopo la fortunata versione d’animazione Disney, a cui tale produzione ammicca con grande simpatia soprattutto per mimica e gestualità, l’eroina dalla lunghissima treccia bionda alla ricerca della propria identità si impone ora sulla scena teatrale per la sua freschezza. A darle volto è la giovane Silvia Scartazzoni, bambina cresciuta, ingenua, impetuosa e sensibile, alla scoperta della vita. Non sarà lei però la vera protagonista di questa vivace versione musicale della fiaba. Troneggerà infatti l’antagonista ovvero la sua finta madre, Gothel, forma sincopata dell’imprecazione “Go-to-hell”. La donna dai capelli corvini, nota in tutto il regno per crudeltà ed egoismo, concentrata solo su stessa e sul culto dell’eterna giovinezza, ha il carisma destabilizzante di Lorella Cuccarini, artista eclettica che qui si cimenta per la prima volta con un ruolo “da cattiva”. Dopo i personaggi romantici di Grease e Sweet Charity, affronta la figura complessa di una strega sensuale eppure malvagia, affascinante nella sua superbia ma poi nel finale, quando ritrova le sue vere sembianze invecchiate, anche profondamente umana. Voce e recitazione sono senza sbavature, in questo family show che fonde stili musicali diversi, dal classico al pop-folk (“Questo non è un hotel”, “La mia vita è lei”), e propone energiche coreografie nella cupa luce di un medioevo incantato. Gioca poi sui contrasti cromatici e manichei e sugli effetti magici (la coda dell’eroina che si illumina) tutta la scenografia di Alessandro Chiti che, assieme ai costumi di Francesca Grossi, ricrea ambienti diversi ma accomunati da un’atmosfera fumettistica dove spiccano i due fiori parlanti Rosa (Martina Lunghi) e Spina (Matilde Pellegri) che divertono con i loro siparietti cantati.

Ironico e guascone è il dinoccolato Phil di Renato Crudo, ladro impenitente ma generoso che si innamorerà di Rapunzel (”Dove sarai”). Da citare per ironica caratterizzazione anche il capo delle guardie dalla battuta trash Alex Botta e il Segugio di Mattia Inverni.

Tutti insomma si divertono tornando bambini con questa fiaba d’amore, potere e magia e si rassicurano col trionfo del bene sul male, dopo tanti episodi misteriosi e bizzarri.

Elena Pousché

Ultima modifica il Domenica, 17 Dicembre 2023 10:16

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