di Giuseppe Verdi
direttore: Renato Palumbo
regia: Ivo Guerra, scene: Raffaele Del Savio, costumi: Carla Galleri
con Leo Nucci, Desirée Rancatore, Tiziana Carraro, Gianluca Terranova
Verona, Arena, dal 2 al 28 agosto 2008
Arena, solito Nucci e solido "Rigoletto"
Senza tutto esaurito
Cento recite in Arena per Leo Nucci e vanno in gran parte a lui gli applausi dei 12 mila spettatori che assistono al debutto di Rigoletto e pretendono il bis di «Vendetta, tremenda vendetta». Baritono di carattere, professionista di esemplare serietà, sempre espressivo, talvolta compiaciuto di sé, Nucci sa come catturare l'anima del pubblico, a costo di sacrificare qualche quarto di nobiltà.
Le belle scene di Raffaele Del Savio riproducono una Mantova rinascimentale. Carla Galleri disegna onesti costumi d'epoca, la datata regia di Ivo Guerra è narrativa, spesso superflua, poco interiore. Renato Palumbo, dopo la fine anticipata del suo contratto con la Deutsche Oper di Berlino, dimostra di essere un direttore fine, attento ai dettagli, alle preziosità più che alla grancassa alla quale qui molti indulgono. Ma i suoi piani hanno poca tensione e le pulsazioni sono piuttosto uniformi. Gianluca Terranova, voce corretta e non piccola, da migliorare per carattere, morbidezza e squillo, ha sostituito Roberto Aronica, vittima di un lieve infortunio. Desirée Rancatore è una Gilda belcantista, sempre controllata, anche fragile. Tiziana Carraro, come Maddalena, dimostra un generoso talento. Alcuni comprimari hanno voci improponibili: se sono le agenzie a determinare certe scelte, va ricordato che ci sono sempre delle linee del Piave, invalicabili. Arena piena solo per tre quarti. Certo i prezzi di Verona non aiutano: 140 euro una singola in un 3 stelle. E devi decidere: o entri tu, o la valigia.
Sandro Cappelletto