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AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA - regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini

"Aggiungi un posto a tavola", regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini "Aggiungi un posto a tavola", regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini

Con: Gianluca Guidi, Emy Bergamo, Marco Simeoli, Beatrice Arnera, Piero Di Blasio, Francesca Nunzi
Commedia musicale di Garinei e Giovannini

scritta con Jaja Fiastri

liberamente ispirata a "After me the deluge" di David Forrest

musiche di Armando Trovajoli
scenografie - progetto originale di Giulio Coltellacci

adattamento scenografico di Gabriele Moreschi

costumi - disegni originali di Giulio Coltellacci

adattamento di Francesca Grossi

disegno luci di Umile Vainieri

disegno fonico di Emanuele Carlucci

coreografie di Gino Landi

regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini

ripresa teatrale di Gianluca Guidi

direzione musicale Maurizio Abeni

"La voce di lassù" è di Enzo Garinei

Prodotto da: Alessandro longobardi per Viola Produzioni e Teatro Brancaccio

Roma, Teatro Brancaccio dal 12 ottobre al 26 novembre 2017

www.Sipario.it, 25 ottobre 2017

Il teatro Brancaccio di Roma, al compimento dei suoi ottant'anni, si illumina e diviene più gaio: torna in scena Aggiungi un posto a tavola.
La celeberrima commedia musicale degli indimenticabili Garinei e Giovannini, in questa riproposizione per la regia di Gianluca Guidi, non appare stinta dal tempo. Tutt'altro. Acquista in leggerezza, gioia, garbo, ironia, sobrietà.
Le musiche eseguite dal vivo da un ensemble di diciassette elementi ben diretti dal maestro Maurizio Abeni, colorano il paesino dove il parroco Don Silvestro – uno spigliato Guidi –, insieme ai suoi fedeli, dovranno costruire un'arca per salvarsi dal nuovo diluvio universale che Dio farà abbattere sulla Terra per ripopolarla e dare così inizio ad una nuova èra.
Svelato il messaggio comunicatogli direttamente dall'Altissimo, don Silvestro e il suo popolo si affaccendano nella costruzione dello scafo. E la commedia è un susseguirsi di scenette esilaranti, canzoni ariose (indimenticabili le musiche firmate da Armando Trovajoli) e balletti ben eseguiti sotto la sempre vigile guida coreografica di Gino Landi.
Le scenografie, che riprendono il modello delle originali progettate da Giulio Coltellacci, impiantate su due pedane girevoli, contribuiscono a creare un'atmosfera da fiaba e un luogo dove gli spettatori avrebbero piacere vivervi realmente.
Questa di Aggiungi un posto a tavola non è una semplice riproposizione. Gianluca Guidi, da bravo regista e attore qual è, ha saputo impostare un suo personale disegno scenico, indubbiamente omaggiando Garinei e Giovannini, ma senza subirne l'esempio e il ricordo. Nella sua regia, emerge una capacità di saper amalgamare tutti gli attori fra loro: dal protagonista all'ultimo interprete. Nessuno che sia sopra le righe o che risulti fuori ritmo. Tutto funziona alla perfezione. Un meccanismo accortamente impostato e ben manovrato.
La recitazione di Guidi è ironica leggera e disinvolta, e dà vita a un don Silvestro impeccabile che non fa rimpiangere quello magistralmente interpretato da Johnny Dorelli.
Piero Di Blasio, grazie ad una mimica sorniona, tontolona, da bimbo indifeso, è perfetto nel ruolo di Toto (il ragazzone ingenuo che nulla ancora sa delle gioie amorose).
Coerente col personaggio del sindaco Crispino, è la recitazione marionettistica di Marco Simeoli, che ben rende il burocrate di ottuse vedute, avido e pronto a sedersi alla tavola del potente di turno che può favorirlo.
"La Voce di Lassù" di Enzo Garinei, insieme nasale e calda, tratteggia un Padreterno birbante, che ama giocare coi suoi fedeli ma che sa essere autorevole e inflessibile, se occorre. E tuttavia, sempre vicino alle sue creature, che perdona anche se non lo meriterebbero del tutto.
E la colomba – Dio che si manifesta –, che a termine commedia vola dalla platea in scena per banchettare insieme alla sua gente ("Testone! Aggiungi un posto a tavola: non vedi che sto arrivando?"), è il tocco finale che tributa alla compagnia un applauso e un'ovazione del pubblico più che meritati.

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Mercoledì, 01 Novembre 2017 00:17

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