di Samuel Beckett
Copyright Editions de Minuit
Con Lello Arena, Massimo Andrei
Regia di Massimo Andrei
e con Vincenzo Leto, Elisabetta Romano, Esmeraldo Napodano, Angelo Pepe, Carmine Bassolillo
Scene Roberto Crea
Coproduzione Teatro Cilea di Napoli, La Contrada Teatro Stabile di Trieste
Teatro Cilea - Napolidal 2 al 5 febbraio 2023
Quanto può durare un attesa? In cosa consiste? E cosa ci fa aspettare ancora nonostante ogni volta le nostre previsioni vengono disattese? Forse erano questi alcuni dei dubbi che Samuel Beckett aveva quando ha scritto “Aspettando Godot”, un’opera che strizza l’occhio al teatro dell’assurdo e che mette a nudo l’instabilità della mente umana difronte all’ignoto. La vita è una continua attesa di qualcosa che nemmeno noi conosciamo, qualcosa per cui vale la pena di non desistere e di continuare a lottare perché prima o poi potrebbe arrivare. O perché forse è quello stesso il fine della vita? Il signor Godot è atteso da Vladimiro ed Estragone, che tra loro si chiamano rispettivamente Didi e Gogo, due vagabondi senza arte né parte che si ritrovano in uno spazio temporale indefinito in una strada sperduta ogni giorno della loro vita con un albero che scandisce il passare delle stagioni tramite le foglie che una volta sono rigogliose, un’altra assenti o morte. Ed anche se ogni volta si presenta un misterioso uomo che avverte dell’assenza di Godot per quel giorno, loro dopo aver urlato, essersi ribellati, aver pensato anche al suicidio si danno appuntamento ancora là l’indomani o in un tempo definito “domani” rimanendo comunque immobili sulla scena. E Napoli? Cosa c’entra con quest’opera? Massimo Andrei ha voluto coniugare questo male di vivere dell’essere umano con la filosofia napoletana in cui anche la disperazione si mesce con l’ironia, seppur amara, ed accompagna la vita dei due mendicanti. E lo fa con un cavallo di razza come Lello Arena, protagonista assieme a lui, che offre una recitazione semplice e diretta pur trovandosi con un testo non proprio modesto. Questa è la bravura di un attore: sapere rendere fruibile anche qualcosa che normalmente non lo sarebbe. Bravi anche gli altri attori che si muovono sul palco interpretando personaggi simbolici. In questa versione il testo è attualizzato con l’uso di oggetti moderni come il cellulare usato da un personaggio per mettersi in contatto con Godot ma la voce registrata avverte che bisogna “Attendere in linea” … chissà fino a quando. “Il maggior ostacolo del vivere è l'attesa, che dipende dal domani ma spreca l'oggi.” scriveva Seneca, questa esortazione l’avrebbero dovuto leggere Didi e Gogo ma forse in fondo per loro l’attesa è la vita stessa prima del nulla finale che già li avvolge!
Simona Buonaura