Napoli/ Buenos Aires
Regia di Francesco Tavassi
Interprete Mariangela D’Abbraccio
con Massimiliano Gagliardi al pianoforte
costumi: MariaRosaria Donadio
Produzione CMC Nidodi ragno
Borgio Verezzi, Piazza S. Agostino, 29 luglio 2023
L’ottavo spettacolo della rassegna verezzina è caratterizzato dall’alternanza di esecuzioni canore di brani musicali e di recitazione di brevi testi letterari. In effetti la convincente rappresentazione, che trae il titolo dall’omonimo testo composto da Giulio Rapetti, alias Mogol, è costruita sul sapiente assemblaggio di frammenti letterari, teatrali, poesie, pensieri e soprattutto canzoni di autori italiani, spagnoli, portoghesi e sudamericani che hanno in comune l’anima e la poetica della grande cultura popolare. In scena per un’ora e mezza l’attrice-cantante Mariangela D’Abbraccio, ottimamente guidata dal regista Francesco Tavassi, interpreta con assoluta bravura testi di vari autori. A causa delle cattive condizioni del tempo lo spettacolo è stato ridotto solo di qualche minuto rispetto alla durata prevista. Tra gli autori letti o cantati vanno ricordati per limitarmi a pochi nomi: Jorge Luis Borges, Fernando Pessoa, Garcia Lorca, Pablo Neruda, Eduardo De Filippo, Astor Piazzolla, Viinicio De Moraes, Sergio Endrigo, Fabrizio De Andrè, Luigi Tenco, Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio, Paolo Conte ed altri che segnalerò poco oltre. Artista poliedrica, la D’Abbraccio è affiancata da un eccellente pianista, Massimiliano Gagliardi, a cui va riconosciuto il merito di accompagnare con eleganza e delicatezza l’attrice -cantante per l’intera serata. Lo spettacolo concerto evidenzia, incrociandole con sapienza e senza mai un momento di flessione, le profonde assonanze esistenti tra le musiche popolari del mondo. Indossando un lungo abito scuro, Mariangela D’Abbraccio sottolinea la sua volontà di richiamarsi a chanteuses del valore di Amália Rodrigues, Mercedes Sosa, Juliette Greco e Susana Lago. La rapresentazione si svolge su una scenografia asciutta costituita alla destra del pubblico da due leggii e una sedia per l’attrice e alla sinistra dal pianoforte e dal panchetto su cui sta seduto il maestro Gagliardi. Con grande maestria la D’Abbraccio rende indimenticabile una serata dedicata per intero agli artisti che hanno fatto grande la storia della musica sudamericana e europea di sponda ispanica. La D’Abbraccio, attenta a ricercare la perfezione musicale, produce un’ora e trenta di autentico show legato ai ritmi calienti della musica latina. Il suo revival è leggero, emotivo e sinergico, in quanto i brani di Pino Daniele, Fabrizio De Andrè ed altri, costituiscono l’emblema di una vocazione artistica ancora attuale. Come è già stato notato da un critico dopo aver assistito alla performance allestita nel mese di febbraio nel romano Teatro della Vittoria, lo spettatore compie un suggestivo e intenso viaggio melodico che raggiunge momenti di magica sospensione e nel contempo di forte impatto emotivo. I testi letterari eseguiti con assoluto rigore sono, per citare solo qualche titolo, La canzone dell’amore perduto di Fabrizio De André, O’mare, Sta cca’ e il monologo, A madonna de’ rose, tratto da Filumena Marturano di Eduardo de Filippo, Mi piaci quando taci, Se tu mi dimentichi, Il vento è un cavallo e Ode al pane di Pablo Neruda, Il mio cuore è nel Sud di Patroni Griffi, Partitura di Enzo Moscato, Ll’ammore di Totò, L’innamorato di Borges, Nel liceo e all’Università di Garcia Lorca, Maria Ro’ di Salvatore Di Giacomo. Per le canzoni mi limito a segnalare gli autori della musica e dei testi di Alle prese con una verde Milonga di Paolo Conte, Amore che viene amore che va di De André, Balada para un loco, Maria de Buenos Aires e Che tango di Astor Piazzolla, Estate di Bruno Martino, Maruzzella di Renato Carosone, Chi tene o’mare e Maggio mse ne va di Pino Daniele, Perché e Canzone per te di Sergio Endrigo, Gracias a la vida di Violeta Parra, Io sì di Luigi Tenco. Lo spettacolo, molto apprezzato dal pubblico come comprovano i numerosi applausi, è stato portato a termine nonostante la prima parte sia stato disturbata da una fastidiosa pioggerellina. Roberto Trovato