Compagnia Moliere
in coproduzione con Teatro Stabile di Verona
con
EMILIO SOLFRIZZI, CARLOTTA NATOLI
di W. D. Home e M. G. Sauvajon
con Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino
e con Antonella Piccolo
regia CLAUDIO GREG GREGORI
Roma – Teatro Quirino Vittorio Gassmann 23 dicembre 2023 – 7 gennaio 2024
Siamo dentro una bella casa arredata con gusto. Soprammobili costosi, divani ampi fabbricati da una ditta importante. Anche le poltrone sulle quali siedono moglie e marito, mentre giocano una partita a scacchi, non sono da meno. Lei subisce la sconfitta pur avendo mangiato la regina del compagno. Il quale non si dichiara un bravo giocatore, ma imbattibile. Tra un discorso e l’altro, lui si alza per versarsi un goccio di whisky e sorseggiarlo prima di andare a letto. Ci troviamo di fronte a un famoso autore televisivo e cinematografico, un uomo di successo. La moglie è la classica donna mantenuta che gode a fare la bella vita. Tra una parola e l’altra, ecco a un certo punto venire fuori qualcosa che minerà per sempre – forse – l’armonia di questa famiglia all’apparenza perfetta: lei ha un amante. Dopo un corteggiamento di appena tre settimane, la donna ha ceduto ed ora è pronta a lasciare il marito, a partire con il suo nuovo amore per una bellissima vacanza a Parigi. E lui, il famoso sceneggiatore televisivo e cinematografico di successo, lo vediamo apprendere la notizia con rassegnazione. Nessuna traccia di disperazione o di pianto. Anzi: si dichiara pronto a farsi da parte, a lasciare che la moglie si rifaccia una vita con l’amante, senza sotterfugi. Al punto che vorrà trascorrere un fine settimana col suo rivale in amore, in modo che i rapporti si mantengano in maniera civile senza alcuna ombra. Questo è solo l’antefatto de L’anatra all’arancia, deliziosa commedia in scena al Quirino di Roma, interpretata in modo eccellente da Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli per la regia di Claudio Greg Gregori. In un susseguirsi di battute e di gag da commedia degli equivoci, pian piano si assiste al rovesciamento dei ruoli dai quali la storia ha preso le mosse: il marito da uomo sconfitto si tramuta in colui che prende in mano la situazione fin quasi a dirigerla. L’amante, da carnefice, diviene vittima inconsapevole suo malgrado. La moglie, da approfittatrice pronta a salire sul carro di qualsiasi nuovo vincitore se le circostanze le faranno intravedere dei vantaggi, diventa una donna innamorata del marito che ha tradito e piena di scrupoli nell’infliggergli nuove ferite, nell’arrecargli altri dolori. L’anatra all’arancia è una commedia leggera, brillante, ma di difficile interpretazione attoriale. Richiede senso della misura e sottile gusto per il paradosso senza scadere nella caricatura. In tal senso Emilio Solfrizzi è stato perfetto: la sua falsa ingenuità permeata di ironia sorniona, la sua recitazione impostata su controtempi comici a effetto, le sue battute impostate sul sovvertimento della logica comune hanno dato allo spettacolo il giusto e appropriato tocco di brio. Carlotta Natoli: vivace, peperina, con l’aria da innocente furbetta e dai ritmi recitativi serrati e perfetti ci ha regalato un’interpretazione brillante di vera classe. Insomma: un’Anatra all’arancia spassosa e di gran classe. Merito anche dell’intelligente e accurata regia di Greg. Pierluigi Pietricola