da Pirandello riscrittura di Gianni Sallustro
Con: Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Vincenza Granato, Nancy Pia De Simone, Carlo Paolo Sepe, Davide Cariello,
Noemi Iovino, Roberta Porricelli, Antonella Montanino, Rosa Vanese, Emanuela Guarino, Alessandro Cariello,
Maria Crispo, Martina Rauccio, Sara Ciccone, Alessandro Ammendola, Giuseppina Auricchio, Francesco Pio Cozzolino,
Alfredo Liquori, Gabriella Perillo, Luigi Guerra, Salvatore Ciro Tufano, Mattia Testa, Tommaso Rainone, Martina Pia De Vivo
Luci e ottimizzazione: Marcello Radano
Regia: Gianni Sallustro
Tin Teatro Instabile Napoli, fino al 21 luglio 2023
I classici come Il berretto a sonagli hanno una forza incredibile che non muta e non si perde con il passare del tempo, ma è bene renderli più consoni ai nostri tempi per ottenere una comprensione completa da parte del pubblico. Lo sa bene Gianni Sallustro che, con grande inventiva, propone, per la chiusura della sedicesima edizione di Palcoscenicoamoremio, rassegna itinerante, una versione riveduta e ampliata del testo pirandelliano. Decide, inoltre, di proporre lo spettacolo a puntate invitando il pubblico ad assistere una sera al primo atto della commedia ed un’altra sera al secondo atto. Il pubblico apprezza la formula ed affolla il teatro Tin di Napoli. Roberta D’Agostino
La trama dello spettacolo è nota: la signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spanò, amico di famiglia, il tradimento del marito, IL cavalier Fiorica, con la moglie del suo scrivano Ciampa.
Lo studio sul testo è di certo molto funzionale: sia le tematiche, che il linguaggio, che i personaggi sono calibrati sugli attori della compagnia che bene ‘abitano’ i loro caratteri. Su tutti vanno citati Francesca Fusaro che interpreta Beatrice e Tommaso Sepe che è Ciampa. Entrambi sfoggiano una varietà di toni e sfumature degne dei migliori attori: Sepe comincia il suo lavoro in totale sottrazione per poi cambiare nel secondo atto. La Fusaro restituisce il personaggio con una generosità incredibile offrendo anche lei una girandola di registri che convince ed ammalia il pubblico.
Ai personaggi originali Sallustro ne aggiunge altri che rendono la macchina teatrale ancora più rodata; in particolare emergono Emanuela Guarino, Nancy De Simone, Luigi Guerra.
Le tematiche pirandelliane restano la base della messinscena e colpisce la loro efficacia anche ai giorni nostri: la figura delle donne, la vergogna, il potere, l’onore, la pazzia, la dignità, il decoro, ma, come detto, Sallustro decide di arricchire il testo con la violenza sulle donne all’interno delle mura domestiche, amplia la gamma delle relazioni familiari, accenna alla omosessualità. Sia il testo originale che la riscrittura racchiudono, quindi, temi difficili, di certo attuali, ma non semplici da affrontare, eppure il cast, sebbene sia composto da giovani, si compenetra totalmente nel vissuto dei personaggi e li restituisce con generosità e giustezza.
Uno dei punti di forza del lavoro è la capacità di disegnare una regia in cui gli attori eseguono movimenti e battute in una coralità di grande impatto visivo ed emotivo.
Come spesso accade si ricorda il passaggio in cui Ciampa, cercando di evitare la denuncia, tenta di persuadere la signora Beatrice a girare la corda “seria”, ovvero, a sua detta, quella che fa ragionare ed evita i disastri.
Secondo Ciampa portiamo tutti sulla fronte tre corde come d’orologio: “la seria, la civile, la pazza. Sopra tutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile, per cui sta qua in mezzo alla fronte...; su la tempia destra, c’è la corda seria, per parlare seriamente, a quattr’occhi; a sinistra la corda pazza...quella che fa perdere la vista degli occhi... ed uno non sa più quello che fa”.
Ognuno dovrebbe pensare alle tre corde, ma forse è anche un bene mischiarle per poter ottenere il giusto mix che ci fa vivere meglio.
Bel lavoro per l’Accademia vesuviana del teatro e del cinema che conferma di seguire con successo la sua strada che porta alla valorizzazione di attori, grazie anche al lavoro che svolge parallelamente Marcello Radano con la Talentum production.