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CHE DISASTRO DI COMMEDIA - regia Mark Bell

"Che disastro di commedia", regia Mark Bell "Che disastro di commedia", regia Mark Bell

di Henry Lewis, Jonathan Sayer, Henry Shields
traduzione Enrico Luttmann

con Stefania Autuori, Massimo Genco, Viviana Colais, Igor Petrotto,
Valerio Di Benedetto, Alessandro Marverti, Yaser Mohamed, Marco Zordan

regia Mark Bell
Stagione 2021/2022
Roma – Teatro Il Parioli dal 21 Aprile al 1° Maggio 2022

www.Sipario.it, 22 aprile 2022

Roma, Teatro Parioli. Si entra in platea, il sipario sul palco è aperto. La scenografia: particolareggiata, colorata, ben messa. Riproduce l’interno di un salotto inglese d’inizi Novecento. Al centro una chaise longue. Addossato alla parete un caminetto sul quale troneggia un quadro con dipinto un cane. Una porta che s’immagina dia verso l’esterno. Una finestra coperta da tende rosse. Alla destra del pubblico, un soppalco che riproduce un piano superiore dove è situato l’ufficio del padrone di casa. In questo sontuoso scenario si svolgerà una commedia, rappresentata per la prima volta in Italia, che racconterà la storia d’un misterioso omicidio.
Ci si siede e si attende il buio in sala. D’un tratto, da una quinta ecco uscire il tecnico di palco con una sua collega. Scendono fra il pubblico. Girano fra le poltrone cercando qualcosa. Chiedono agli spettatori: “Avete, per caso, visto un cane simile a quello?”, indicando il quadro sul camino. Nessuno lo ha notato. I due continuerebbero a cercare ma il “chi è di scena” è già stato dato. Urge sistemare le ultime cose.
Nel frattempo anche il regista esce per salutare le persone accorse a vedere la nuova commedia. Dà loro il benvenuto, assicurando che la rappresentazione sarà perfetta, impeccabile, straordinariamente recitata. Intanto, sul palco, il tecnico cerca di aggiustare la porta d’ingresso al salotto che si apre in continuazione, mentre la sua collega – con l’aiuto in extremis d’una spettatrice – sistema un pezzo di scenografia: una mensola da collocare sopra il caminetto.
Lo spettacolo sta per iniziare. Il regista, nonché primo attore, dal palco saluta ufficialmente la platea. Rinnova i ringraziamenti e assicura, ancora, che la commedia a cui si sta per assistere sarà perfetta e riscuoterà gradimento.
Buio in sala. Finalmente si comincia.
Appena gli attori entrano in scena, ecco accadere una serie di disguidi: pezzi di scenografia che cadono inaspettatamente; la porta sistemata dal tecnico che prima si apriva di continuo adesso non si apre più e gli interpreti neppure riescono a entrare; posizioni sbagliate degli attori sul palco; battute che vengono dette o prima o dopo, mai al momento giusto e, in certi casi, silenzi imbarazzanti. La tanto preannunciata commedia perfetta si rivelerà una debacle per via della quale alcuni interpreti avranno anche rovinosi infortuni. Tuttavia, incidente dopo incidente, lo spettacolo sarà recitato sino alla sua conclusione. Ma a che prezzo?
Questa in sintesi la struttura narrativa di Che disastro di commedia. Un lavoro esilarante che manda il pubblico in visibilio, interpretato da attori straordinari dotati d’un ritmo recitativo perfetto e privo di esitazioni. Quella sincronia mimica, tipica delle comiche di Laurel e Hardy, la ritroviamo qui riproposta. Due ore di vero piacere.
Straordinari Marco Zordan, Yaser Mohamed e Massimo Genco: tre talenti comici di grande spontaneità, eleganza, ironia e leggerezza. Una scuola di recitazione magistrale da cui prendere esempio.

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Sabato, 23 Aprile 2022 09:01

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