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Amore, poesia, coraggio e morte sono le componenti che rendono questa opera di Rostand immortale perché racconta una storia sempre attuale che continua, nonostante il tempo che passa, a regalare emozioni contrastanti e autentiche. In questo adattamento di Arturo Cirillo l’opera si presenta in forma di musical che aggiunge alla narrazione momenti di ilarità e leggerezza. L’attore, che firma anche la regia, ha interpretato il guascone con naturalezza e simpatia soffermandosi più sull’aspetto poetico e sofferente del personaggio che su quello combattivo e bellicoso. Cyrano ama sua cugina Rossana ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi a causa del suo naso ingombrante. Quando trova il coraggio di svelarle il suo amore profondo scopre che lei è innamorata follemente di Cristiano, un giovane cadetto appena arrivato; Come se non bastasse gli chiede di proteggerlo. Credendo che il suo voluminoso naso sia uno svantaggio che non gli permetterà di averla vinta nel suo cuore, dopo essersi sincerato del suo profondo sentimento, decide di aiutarlo mettendo da parte la competizione. Ma va oltre come solo un innamorato può fare. Egli infatti decide di mettere la sua poetica ed il suo bel parlare al suo servizio per suggellare l’amore di Rossana perché sa che per la bella cugina un animo nobile si presenta tale anche con frasi eleganti, discorsi poetici ma anche pieni di passione. Cyrano così scriverà al posto di Cristiano lettere piene di tenerezza e, con la complicità del buio, riuscirà anche a parlare al suo posto sviscerando parole piene di dolcezza e sentimento da far decidere alla “loro” amata di volersi sposare.
Il messaggio che ne esce però è chiaro: l’amore va oltre le apparenze. Rossana più volte dirà che avrebbe amato l’uomo anche se fosse stato brutto, anche se fosse stato deforme perché un animo così elevato non poteva che renderla una donna felice ed appagata dalla vita. Quindi in qualche modo rivela il suo amore per Cyrano perché arriva ad ammettere che si è innamorata delle soavi parole udite e delle profonde epistole lette più di tutto. Purtroppo però il lieto fine non ci sarà! A proposito del naso c’è un omaggio al Pinocchio di Collodi con una scena in cui Pinocchio/Cyrano racconta una bugia ed il suo naso lievita venendo così scoperto all’istante dalla fata turchina/Rossana. 
Bravi gli attori in scena che interpretano più personaggi e sanno essere un buon collante al   brillante Cyrano. Lo spettacolo si presenta vario, pieno di luci e costumi sfavillanti, con una pedana centrale che ruota ed offre alla scenografia spazio ed intensità. Fino all’ultima drammatica scena gli attori si muovono sul palco con armonia, Cirillo sceglie un epilogo soft come per tutta la narrazione offrendo comunque emozioni forti in quasi due ore di spensieratezza e riflessione sulle note e sulle battute di un’opera senza tempo. 

Simona Buonaura