di Massimiliano Aceti
con Chiara Mancuso, Massimiliano Aceti
regia Massimiliano Aceti
organizzazione Barbara Alesse
produzione Compagnia Sunny Side
rassegna Evoluzioni, a cura di Ippogrifo Produzioni
San Martino Buon Albergo (Verona), teatro Peroni, 9 marzo 2024
Probabilmente c’è sempre una via d’uscita, una soluzione alle personali vicende negative di ognuno, come si intravede in questo testo brillante di Massimiliano Aceti, Equitalia, dove due coniugi possono anche trovare un interesse comune, una strada da intraprendere assieme, nuova, risolutiva. Che possa insomma dare una svolta per guardare con positività e speranza rinnovata a un proprio futuro. Lo spettacolo, visto a San Martino Buon Albergo, al teatro Peroni, era inserito nella rassegna Evoluzioni, coordinata nei minimi dettagli da Ippogrifo Produzioni, con Barbara Baldo organizzatrice precisa nelle scelte e attenta selezionatrice di spettacoli. In questo testo che il pubblico presente ha dimostrato di apprezzare con risate e applausi e che è scritto e scivola via bene, Equitalia rappresenta simbolicamente un po’ tanti mali del vivere routinario, anche se qui si entra nello specifico perché il problema, riconosciuto un po’ da tutti, è il vile, vilissimo denaro. Quello che non si ha, ovviamente, e quello che si deve tirar fuori per ovviare a tasse arretrate, a quell’esistere che è resistere in società che corrono velocissime e diciamo, regolate. Il vil denaro, guadagnato in un primo tempo e in un secondo destinato alle tasse, liquido che va da sé regola il mondo avanzato, e che non a pochi crea problemi di sorta. Un noto brano dei Beatles alleggerisce in inizio di commedia una situazione degenerante nel proseguo, attraversata da un linguaggio e da situazioni molto divertenti, le classiche in cui non si fa certo fatica a riconoscersi. Elsa e Mario sono due coniugi proprietari di un ristorante che ormai vacilla sempre più, frutto della crisi imperante, che in via di sfoghi cercano di esorcizzare in qualche modo al figlio Sandro, in videoregistrazioni inviategli registrate con la videocamera. E questo figlio, si vedrà, è un’incognita a suo modo, un malinconico stato d’essere-non essere. I due, ormai esausti di uno stanco rapporto consumatosi nel tempo dopo aver ricevuto un’ennesima batosta, economica, naturalmente, in quattro e quattr’otto (ma sicuramente la decisione era presa a monte da tempo) di passare ai fatti e non solo alle lamentele verbali. Il rischio è grosso, ma la voglia di agire sconsiderata, pure. Mettendosi in moto con grande fervore i due raggiungono la sede di Equitalia di notte, pronti a un gesto eclatante che pensano possa risolvere la loro vita, comunque una rivalsa fatta con rabbia e un livore ormai esasperato. Ma…un imprevisto varia la direzione delle cose, e i due ritornano a confrontarsi con i loro pensieri e chissà cos’altro. Commedia leggera dalle più sfaccettature, Equitalia è un testo che diverte e mostra uno spaccato del pensiero irrazionale, pronto a esser messo in atto senza considerarne del tutto le conseguenze possibili. Massimiliano Aceti interpreta Mario rendendolo un gaglioffo simpatico, calato in una realtà condivisa assieme alla moglie Elsa, ovvero Chiara Mancuso, altrettanto nella parte. La cadenza romanesca è voluta, la realtà mostrata , una rassegnazione bastonata e senza visione di speranza è purtroppo conosciuta, e i due agiscono con un istinto superficiale, sebbene pensato in un tentativo di raziocinio. Aceti dimostra ancora di essere oltre che un abile attore anche un autore che disinvoltamente scrive del nostro tempo, e si colloca dunque in una doppia veste nell’ambito del teatro. La Compagnia era la Sunny Side di Roma. Francesco Bettin