di Fabrizio Gambineri e Sandro Baldacci
Regia: Sandro Baldacci
Scene: Francesca Mazzarello
Costumi: Carolina Tonini
Interpreti: Gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova – Marassi,
Igor Chierici, Cristina Pasino, Giulia Zerbino, Elisa di Gennaro
Musica: Bruno Coli
Suono: Lorenzo Sale
Produzione: Associazione Culturale Teatro Necessario Onlus, Compagnia "Scatenati"
Genova, Teatro della Corte dal 9 al 14 aprile 2019
Nuovo spettacolo e nuovo meritato successo per gli "Scatenati", la compagnia teatrale composta da attori detenuti nella Casa Circondariale di Genova – Marassi.
L'isola dei sogni, ispirato a La stoffa dei sogni, film di Gianfranco Cabiddu, si rivela come una piccola, divertente e appassionante perla di teatro. Gli attori che fanno parte della compagnia si dedicano al testo con un impegno convincente e si integrano in maniera impeccabile con il quartetto di attori professionisti che interpretano la sfortunata famiglia al centro dello spettacolo. È Igor Chierici, nei panni di Oreste Campese, il cardine attorno al quale ruotano le scene dello spettacolo ed è protagonista di una recitazione ad alti livelli. Il personaggio del capocomico napoletano, ostaggio di naufraghi malfattori che deve far passare come elementi della sua compagnia, è impersonato con gesti ed espressioni che fanno risaltare la sua brillantezza in scena. L'adozione di un accento napoletano, mai forzato nella macchietta, lo avvicina inoltre al grande teatro partenopeo di Eduardo. Lo spettacolo ha non solo nel giovane attore genovese punte di eccellenza, perché tale è l'affiatamento e l'integrazione tra attori professionisti e non professionisti da rendere lo spettacolo molto piacevole, merito indiscusso anche delle brave e solari Cristina Pasino, Giulia Zerbino ed Elisa di Gennaro. Attori a parte, grande merito lo ha la regia di Sandro Baldacci, che conferisce allo spettacolo un ritmo serrato fatto di scene che si fondono una nell'altra senza soluzione di continuità. Ciò nonostante la commedia non perde mai nulla nel corso della narrazione e risulta di grande godibilità. I personaggi sono tutti ben delineati nei loro tratti principali e danno vita ad una commedia divertente e ricca di momenti comici. Non mancano buone trovate sceniche, come l'utilizzo della platea come estroflessione del palcoscenico e il momento metateatrale di "palcoscenico nel palcoscenico", quando la fortuita compagnia di attori allargata mette in scena La tempesta di William Shakespeare, rivisitata per l'occasione in napoletano. In questa fase L'isola dei sogni raggiunge il punto più interessante di ampliamento dello spazio e del tempo, con gli spettatori che vedono un pubblico di attori – spettatori ed uno spettacolo in più dimensioni. Non manca la storia d'amore che si innesta in questa commedia del bluff e dell'umorismo, tracciata con delicata leggerezza. L'isola dei sogni ha successo e, soprattutto, porta con sé il grande messaggio del potere umano e salvifico del teatro.
Una storia sempre a lieto fine.
Gabriele Benelli