di e con Alessandra Serra
Parigi, Théâtre Le Lieu 7 e 21 aprile, 5 e 19 maggio, 2, 16 e 30 giugno 2022
“Je suis Catherine Deneuve" è ispirato ad una pubblicità italiana del 1982 per la Lancia delta in cui Catherine Deneuve dice questa famosa frase: "Sì, sono Catherine Deneuve". E il 1982 è l’anno di nascita di Alessandra Serra, attrice cantante e autrice italo-francese che ci racconta come Catherine Deneuve sia entrata nella sua vita e come quella pubblicità abbia segnato la sua esistenza. Cosa significa essere Catherine Deneuve? Cosa direbbe Catherine Deneuve? Come si comporterebbe in questa situazione Catherine Deneuve?
Con una toccante ironia Alessandra Serra mette in scena un monologo scritto e diretto da lei, facendoci entrare in un flusso di coscienza intrigante e divertente che parte immediatamente con l’abbattimento della quarta parete. Alessandra ci guarda negli occhi, ci invita a seguirla in questo suo presente poetico, riflessivo, affascinante perché vuole davvero condividere con noi, ballare, cantare e amare con noi. E porsi delle domande, trovare delle risposte coinvolgendoci direttamente. La vita dell’attrice, della donna si manifesta su un palco spoglio su cui lasciare cadere un anonimo impermeabile e svelare il vestito di paillettes, la vera entità, quella parte “deneuviana” che illumina e diventa mito. Alessandra racconta come ha vissuto la sua doppia nazionalità, come la parte italiana e quella francese si siano incontrate in lei, ci fa parte di ricordi aneddoti memorie che si incontrano in scena tra musica, canzone e poesia. Un viaggio poetico e sensuale nel cuore del cinema italiano, tra il sud della Francia, Parigi e l’Italia.
E poi ritorna sempre quella parte bambina, che nelle situazioni più assurde si domanda come avrebbe agito la Deneuve. E’ interessante vedere come una figura dello spettacolo possa diventare un esempio, un compagno fedele a cui riferirsi quando in crisi, come un personaggio pubblico può diventare personaggio privato, in questo caso coprotagonista nella vita privata di Alessandra.
Quello che ci colpisce è l’estemporaneità con cui tutto avviene in scena: tutto è inaspettato, imprevedibile, non ha inizio né fine.. è un rincorrersi di pensieri ed emozioni che poi trovano massima espressione nel canto con cui sentiamo l’attrice darsi con grande talento e sincerità unendo italiano e francese.
Una piccola perla scoperta in uno spazio a Parigi chiamato Le Lieu.
D.G