Il Sistina in collaborazione con MF Produzioni
Enrico Montesano
è
IL MARCHESE DEL GRILLO
dal film di Mario Monicelli, scritto con Benvenuti, De Bernardi, Pinelli, Zapponi
Adattamento a Commedia Musicale di
Gianni Clementi, Enrico Montesano, Massimo Romeo Piparo
con Musiche originali composte da Emanuele Friello
Regia Massimo Romeo Piparo
Roma, Il Sistina dal 3 novembre 2016
Un classico della comicità italiana, nato dal genio di Monicelli, viene reinterpretato sotto forma di commedia musicale, Enrico Montesano è protagonista nei panni del Marchese Onofrio del Grillo e ai personaggi sdentati della Roma del tempo si sostiutiscono gruppi di giovani, che cantando in romanesco, danno vita al coro.
In un contesto di conflitto con la Francia di Napoleone, la Roma papalina vive al ritmo dell'ozio dei suoi nobili. Incapaci di governare correttamente la città si dedicano ad ogni tipo di bagatella, trascorrendo notti intere nelle osterie e giornate a prendersi gioco della plebe. Il marchese del Grillo però ha una duplice natura da un lato il cinico avaro che lancia denari infuocati ai mendicanti e dall'altro lo spirito beffardo che lo spinge a voler dimostrare le ingiustizie sociali sotto il regno del papato.
Dopo aver bistrattato un povero servitore giudeo e non averlo pagato decide di finanziare lui stesso un processo a sue spese contro se' stesso. Ben consapevole del privilegio di cui gode e della corruttibilità del sistema giudiziario, riesce a vincere facilmente e a fare incolpare l'innocente plebeo. Il Marchese vuole dismostrare che il potere ed il denaro sono superiori a qualsiasi forma di giustizia o verità divina, giustizia divina come strumento di oppressione del popolo.
Rieccheggia nella Roma dell'oggi il sentimento di corruzione e di impunità e con qualche battuta il regista ci riporta all'attualità, ma ciò nonostante non è da considerarsi commedia sociale, a farla vinta sono le burle grossolane e le pernacchie, il tutto in un romanaccio in salsa moderna, che per certi versi fa rabbrividire.
Il regista Massimo Romeo Piparo ha sottolineato la trivialità. La comicità si affida alla costante ripetizione degli stessi gesti goffi. Il musical popolare diverte, peccato che non si senta molto cantare, solo gli inermezzi nei cambi di scena vengono cantati, peccato sopratutto nel caso del personaggio di Genuflessa che, per quel poco che si è sentita, ha dimostrato di avere una bellissima voce. Il finale con una lunga poesia dedicata alla città di Roma allevia il cuore.
Federica Sivieri