di Domenico Starnone
Regia di Daniele Luchetti
Interpreti: Vittoria Belvedere, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran,
Roberto Nobile, Silvio Orlando, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini
Produz: Cardellino S.r.l.
al Vittorio Emanuele di Messina dal 13 al 15 aprile 2018
Da due copioni di Domenico Starnone, Ex Cattedra e Sottobanco, si realizzò nel 1992 uno spettacolo di successo interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti al punto che tre anni dopo lo stesso Luchetti ne trasse il film La scuola, diventato poi un cult cinematografico. A distanza di vent'anni, intorno al 2014, Orlando ha voluto riprendere quell'esperienza teatrale col medesimo titolo, La Scuola, e portarla in scena con la regia dello stesso Lucchetti avendo accanto un gruppo di formidabili attori, in grado di inanellare divertenti gag e una serie di battute comiche da mandare in sollucchero spettatori, e in particolare insegnanti, che si riconoscono con quelli finti sulla scena. La pièce è andata in giro per l'Italia e adesso è approdata al Vittorio Emanuele di Messina su un palcoscenico trasformato in una palestra scolastica, visto che la sala insegnanti era inagibile, con tanto di impalcature e ponti a varie altezze, in sintonia ormai con quello che accade in molte nostre scuole a rischio crolli. Una scuola puntellata, scricchiolante in ogni ala, governata da ministri incapaci che non sapranno a quale santo raccomandarsi il prossimo anno quando mancheranno all'appello almeno dieci mila studenti e verranno meno le cattedre per tanti professori. Sia come sia, dello spettacolo si sa quasi tutto, anche perché è passato varie volte in televisione su vari canali, e si possono solo ricordare i sette professori d'un istituto tecnico romano che fanno parte del cast, ripresi nel giorno degli scrutini finali quando si dovrà decretare chi bocciare e/o promuovere. Silvio Orlando è il professore Cozzolino di italiano e storia, l'unico ad avere un po' di umanità nei confronti dell'alunno Cardini che non parla mai ma che è in grado di fare cose pazzesche imitando il volo d'una mosca. Vittoria Belvedere è la professoressa di ragioneria Baccalaura, un po' nevrotica ma appassionata del suo lavoro e condivide col Cozzolino aspettative e desideri degli alunni e forse una sorta d'innamoramento svelato da una lettera anonima. I due insegnanti, solitamente vicini, sono circondati da colleghi furbastri, invidiosi, incapaci o non desiderosi di ascoltare le istanze che giungono dai loro studenti, più intenti a flirtare al cellulare con colleghe e alunne come fa l'ingegnere e professore di impiantistica Antonio Petrocelli, dal doppio lavoro, coperto e amato dal preside ignorantone di Roberto Citran. C'è l'insegnante di religione Vittorio Ciorcalo, in grado col suo cattivo odore di far scappare chiunque e c'è il professore di francese dell'irruento Roberto Nobile che fuma, beve e s'addormenta su una sedia con una canzoncina cantata dalla Belvedere, che non ha nessuna stima dei suoi ragazzi che a malapena sanno l'italiano figuriamoci il francese, e che li vorrebbe vedere in campagna a zappare la terra, anche perché per lui lo studio non è da tutti, sbottando durante gli scrutini che almeno possa bocciare uno dei sui alunni. Maria Laura Rondanini è la professoressa di Storia dell'Arte che arriva agli scrutini con la borsa della spesa pensando più a se stessa che del futuro dei ragazzi. Rispetto al film che sfruculiava sugli studenti fuori e dentro casa, questo spettacolo di oltre due ore, certamente più statico, in particolare il secondo tempo, fa il blow up ai soli insegnanti con flashback riguardanti i fatti più rilevanti accaduti durante l'anno scolastico compresa una gita a Verona che lascia spazio ai ricordi e alle nostalgie. Alla fine gli insegnanti per accontentare il loro preside, che non vuole avere fastidi, promuoveranno tutti i ragazzi della IV D.
Gigi Giacobbe