di Emanuele Conte ed Elisa D'Andrea, da William Shakespeare
Regia Emanuele Conte, assistente alla regia Yuri D'Agostino, scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando, costumi Bruno Cereseto, luci e fonica Tiziano Scalì, canzoni dal vivo Viviana Strabelli
Con Enrico Campanati, Sara Cianfriglia, Dario Sansalone, Giulia Galiani, Mauro Lamantia, Linda Cariddi, Gianmaria Martini,Viviana Strambelli
Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse, Genova 17 aprile 2013
L'azione si svolge su tre zone del palcoscenico, nelle quali a turno si presentano i personaggi indaffarati a entrare e uscire dal bosco, che s'intravede sullo sfondo. Basato in gran parte sul movimento degli interpreti, lo spettacolo offre un felice tono fiabesco, accentuato dalle canzoni cantate dal vivo da Viviana Strambelli. La regia rivela idee innovative e trovate sceniche ispirate al teatro Elisabettiano e alla Commedia dell'Arte, come nell'animata scena dei guitti, teatro nel teatro. Qui tuttavia emerge un accento farsesco un po' eccessivo e fin troppo carico di grossolanità. L'immortale commedia di Shakespeare rivive per noi nel rispetto della trama originale, però con particolari di oggi come minigonne e tacchi a spillo, ma anche con la bella, fluttuante veste bianca di Tatiana. Nella messa in scena gli attori sono impegnati sia a dare risalto ai versi del testo sia a intonarsi al taglio registico, e danno prova di professionalità, eppure a volte si nota qualche alto e basso. Bene Enrico Campanati che passa dal tono quasi colloquiale di Oberon a quello nobile di Teseo, Sara Cianfriglia dà rilievo a Ippolita e Tatiana, Gianmaria Martini è un malizioso e vivace Puck, da ricordare tra gli altri Giulia Galiani e Dario Sansalone. Valido il contributo dei costumi di Bruno Cereseto.
Etta Cascini