Scritto e diretto da Carlo Buccirosso
Con Massimo Andrei, Donatella de Felice, Stefania De Francesco, Davide Marotta, Gino Monteleone, Matteo Tugnoli, Elvira Zingone
Aiuto regia Fabrizio Miano
Scene Gilda Cerullo e Renato Lori
Costumi Zaira De Vincentiis
Musiche Cosimo Lombardi
Disegno luci Luigi Della Monica
Produzione Ente Teatro Cronaca, A.G. Spettacoli
Teatro Sannazaro, Napoli, dal 16 al 26 novembre 2023
Una casa che è quasi un museo di antiquariato perché piena di pezzi invenduti di un vecchio negozio, un clima post pandemia in cui ancora aleggia la paura di un virus così mutevole che si è portato via la moglie del proprietario nonché protagonista di questo racconto dal titolo Il vedovo allegro. Carlo Buccirosso è protagonista indiscusso della risata e della commedia, ma ci fa riflettere anche su temi delicati ed importanti come la crisi, la paura della malattia, la disperazione e la nascita, naturale o non, di un bambino. Gioca infatti proprio su questo, la vicenda al centro di un condominio particolare, ma anche più che mai quotidiano e comune, dove il portinaio sa sempre tutto di tutti, sua figlia fa le pulizie un po’ in tutte le case e vuole a tutti i costi sposarsi, il figlio ormai cresciuto, ma sempre bambino non smette di fare dispetti e gli altri inquilini sembrano sempre intrecciare le loro vicende a quelle degli estranei. Il gioco di equivoci, comicità e serietà è quello a cui Buccirosso, da grande attore e commediografo napoletano quale è, ci ha abituati negli spettacoli e fiction di successo a cui ha preso parte. Una quotidianità in un palazzo del centro storico napoletano e una solitudine da combattere continuamente, anche grazie alla presenza, in casa, per l’uso di una camera, di un’attrice e cantante, che forse cambierà la sua vita ben più dell’immaginabile, spingono il vedovo Cannavacciuolo a ricercare forse anche inconsapevolmente la compagnia degli altri condomini, con cui intesserà una serie di situazioni ingarbugliate, da sbrogliare come una matassa, a suon di risate degli spettatori, durante tutta la serata. Una monotonia e un vuoto che forse in molti hanno provato durante e dopo il periodo del covid, che ricorda ancora una volta per contrasto il piacere dello stare insieme, del condividere, del riempirsi la vita di persone e di allegria. Scenografia elegante, ricca, armonicamente costruita e molto particolare, soprattutto nella composizione del balconcino sullo sfondo che sembra realmente affacciarsi sulla strada con vista sul palazzo di fronte. Vicenda al tempo stesso realistica e verosimile, perché arricchita da inserzioni comiche e da fatti funzionali alla costruzione di una narrazione teatrale e alla messa in scena generale. Per scoprire se i nodi che vengono tutti al pettine potranno finalmente essere sciolti, non resta che sedersi in poltrona e godersi lo spettacolo. Francesca Myriam Chiatto