Questo fatto fa pensare a un dilemma molto frequente nella società odierna, ovvero la dipendenza dagli apparecchi elettronici usati anche per dei piccoli atti quotidiani dove non si necessita il loro utilizzo. Il problema è molto più radicato nei giovani di oggi che non trovando interessante la vita che li circonda, si rifugiano nel mondo di internet, creando una loro nuova personalità da condividere con degli individui che, nella maggior parte dei casi, non si sono mai incontrati di presenza. Quest'ultimo punto è considerato ormai una normalità per i giovani che, non conoscendo la persona con cui stanno parlando, si sentono libere di condividere i loro pensieri e le loro opinioni. Molto difficilmente riuscirebbero a esprimerli nella vita reale con delle persone che li conoscono molto bene e che non ritengono possibile una diversità emotiva e mentale che manifestano nel mondo reale e nel mondo virtuale.
Ormai le nuove generazioni comunicano solo attraverso uno schermo, trovandolo più familiare e di conseguenza gli incontri con gli amici diventano sempre più monotoni dove ognuno si chiude in se stesso e rimane in silenzio con il cellulare in mano, invece di parlare e divertirsi con il proprio gruppo di amici che si sono riuniti apposta per stare insieme.
Un altro problema è la falsità delle azioni che le persone commettono sui social network come, ad esempio, scattando una foto con dei conoscenti ad un incontro e allegando un messaggio di felicità e divertimento passato insieme, quando realmente quelle stesse persone non comunicano nemmeno tra di loro.
Altro fatto indignitoso contemporaneo è la condivisione di ogni momento privato con il resto del mondo attraverso internet, che porta il soggetto a non avvalersi più di un'intimità personale e, in caso di popolarità, lo portano a sentirsi migliore di quanto possibilmente non sia realmente.
Einstein una volta disse: "temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti". Questa previsione che fece molti decenni or sono è corretta e ci fa capire la prevedibilità degli uomini che, comportandosi sempre nello stesso modo e non ragionando correttamente, hanno iniziato un lento degrado partito quando furono costruite le prime macchine e arrivando nel punto in cui siamo ora, dove importa più il giudizio indiretto espresso virtualmente che quello detto dalle persone che realmente dovrebbero contare molto nella nostra vita.
I giovani e la tecnologia
redatto da Ilaria Attanasio
Istituto Tecnico "R Gagliardi" di Ragusa, VB
Referente del progetto prof.ssa Rosanna Bocchieri
Alcuni mesi fa, in una città della Calabria, una donna è stata uccisa dalla sua stessa figlia perché le era stato proibito l'uso del cellulare e del computer, dato che la ragazza passava gran parte del suo tempo su Facebook.
La Redazione
Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.
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