L'autore, regista, attore e danzatore Pippo Delbono è uno degli artisti teatrali più anticonvenzionali e particolari in Italia. Ha intrapreso gli studi teatrali in una scuola tradizionale, abbandonata dopo l'incontro con l'attore argentino Pepe Robledo, fuggito dalla dittatura del suo paese. Negli anni Ottanta si è trasferito in Danimarca dove è divenuto membro del gruppo Farfa diretto da Iben Nagel Rasmussen. Lì ha appreso le tecniche della danza orientale, approfondite nei successivi viaggi in India, Cina e Bali. Nel 1985 ha iniziato a lavorare al suo primo spettacolo, Il tempo degli assassini, dove ha definito quel personale linguaggio teatrale che caratterizza tutte le sue opere. In seguito ha incontrato Pina Bausch e preso parte ad una delle sue creazioni con il Tanztheater. Nel 1992, nell'Enrico V tratto da Shakespeare, il suo unico lavoro ispirato a un testo teatrale, ha interpretato il ruolo del re che, insieme al suo popolo in tenuta punk, accetta la sfida all'impossibile. La rabbia, un hommage a Pier Paolo Pasolini realizzato nel 1995, rappresenta le origini di un modo di fare teatro che si sarebbe poi completamente espresso in Barboni, vincitore di un premio speciale Ubu nel 1997 "per una ricerca condotta tra arte e vita" e del premio della critica nel 1998. Tra gli altri lavori, ha realizzato Guerra e poi Esodo, dove il montaggio è molto simile a una composizione cubista. In questi spettacoli Delbono ha continuato le esplorazioni umane e artistiche con la sua compagnia integrando persone provenienti da realtà diverse. Bobò, per esempio, è un sordomuto che Delbono conobbe in un manicomio di Aversa, Nelson è un senzatetto, Fadel è un esiliato che viene dal Sahara.
L'Urlo
Nel luglio 2000 ha messo in scena per la prima volta a Gibellina, in Sicilia, Il Silenzio, un'opera che parla del terremoto del 1968, rappresentata sul cemento bianco che ricopre la città distrutta. Nel 2002 Gente di Plastica ha debuttato al Teatro delle Passioni di Modena. Quest'opera rappresenta un universo esuberante che si intreccia con la forza della musica rock di Frank Zappa e il testamento poetico di Sarah Kane. Urlo ha esordito al Festival di Avignone nel luglio 2004 con la partecipazione straordinaria, a fianco agli attori della compagnia, di Umberto Orsini e Giovanna Marini. Lo ha seguito la messa in scena di Questo buio feroce, che prende le mosse dal testo The Wild Darkness di Harold Brodkey. Del 2007 Obra maestra, primo approccio al teatro lirico, prodotto dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Nello stesso anno ha composto anche il suo monologo biografico Racconti di giugno. Nel 2008 Delbono ha realizzato l'ultimo lavoro teatrale, La Menzogna, che sarà presentato al festival di Montreal, al Grec festival di Barcellona, al festival di Avignone e al Theatre du Rond Point di Parigi. Sono stati pubblicati diversi libri in più lingue sul suo lavoro teatrale. Inoltre negli ultimi cinque anni Pippo Delbono ha diretto due film: Guerra (primo David di Donatello come "miglior documentario di lungometraggio") e Grido, presentato al Festival Internazionale di Roma del 2007. Attualmente lavora al suo terzo film, uno sguardo sull'Italia del nostro tempo, dal titolo La paura.