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Geppy Gleijeses

Geppy Gleijeses Geppy Gleijeses

Geppy Gleijeses attore, autore e regista, è nato a Napoli nell'ottobre 1954.

Allievo prediletto di Eduardo De Filippo ebbe il rarissimo privilegio di avere dal maestro il permesso di rappresentare alcune sue opere, a soli vent'anni, curandone le regie e le interpretazioni. E' stato definito dalla critica (De Chiara, Rea, Giammusso) "il miglior attore napoletano della sua generazione" e anche (Ugo Ronfani) "l'erede di Eduardo".

Ha diretto per molti anni una della più rilevanti Compagnie private del Mezzogiorno d'Italia ed è stato a lungo il più giovane capocomico italiano.

È laureato con lode in Giurisprudenza.

Nel 1987 ha fondato e diretto il teatro Acacia di Napoli. Ha diretto e gestito dal 1993 al 1999 il Teatro Nazionale. Nel 1999 ha fondato il Teatro Stabile di Calabria, di cui è Presidente e direttore, unica istituzione teatrale di interesse pubblico esistente nell' Italia peninsulare a sud di Napoli.

Nel 2003 ha rifondato i Teatri Calabresi Associati, circuito di distribuzione e promozione teatrale, di cui è Presidente onorario.

E' Presidente dell''Istituto dello Spettacolo Europeo, associazione che annovera tra i suoi iscritti alcune tra le migliori realtà produttive italiane pubbliche e private.

Nel maggio del 2009 il Teatro Stabile di Calabria vince un bando europeo per l'aggiudicazione del teatro Quirino – Vittorio Gassman e Geppy Gleijeses ne diventa Presidente e responsabile artistico.

Nel 1979 ha vinto come autore il premio I.D.I. e come attore il Premio Gino Cervi, il primo premio al Festival del Teatro Internazionale di Baltimora (U.S.A.) e al Festival Internazionale di New York; nel 1985 il Premio Antonio de Curtis. Nel 2006 è stato candidato ai Premi Olimpici-ETI come "miglior attore protagonista" per Io, l'erede ed ha vinto il Premio Chianciano Teatro; nel 2007 il Premio Internazionale Accademico Le Muse di Firenze e il Premio Salvatore Di Giacomo; nel 2009 il Premio Persefone come "miglior protagonista" in un testo di autore italiano in una ripresa televisa; nel 2011 è stato candidato ai Nastri d'argento come "migliore attore non protagonista" per Gorbaciof.

Ha lavorato al cinema e in televisione con Giancarlo Cobelli, Remo Girone, Luca De Filippo, Luigi De Filippo, Luciano De Crescenzo, i fratelli Taviani, Alberto Sordi, Ornella Muti, Luca Barbareschi, Cristian De Sica, Ugo Tognazzi, Lilla Brignone, Massimo Ranieri, Peppino Patroni Griffi.

Tra le interpretazioni cinematografiche ricordiamo il ruolo del protagonista giovane in Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo (David di Donatello, 1985) e in Chi mi aiuta? Di Valerio Zecca (Premio Rizzoli 1983) e il ruolo di antagonista di Toni Servillo in Gorbaciof (2010).

In RAI è stato tra l'altro protagonista di In memoria di una signora amica di Peppino Patroni Griffi, regia di Mario Ferrero con Lilla Brignone, Massimo Ranieri e Pupella Maggio. Ancora è stato Ettore Grande ne Il caso Ettore Grande di Riccardo Tortora e Marisa Malfatti e coprotagonista con Luca De Filippo de La scena di Napoli in tre puntate, di Tortora e Malfatti.

In teatro ha collaborato o è stato diretto da Eduardo De Filippo. Giorgio Strehler, Luigi Squarzina, Mario Monicelli, Roberto Guicciardini, Mario Missiroli, Aldo Trionfo, Gigi Proietti, Vittorio Caprioli, Armando Pugliese, Andrèe Ruth Shammah, Egisto Marcucci, Antonio Calenda.

 

Hanno lavorato al suo fianco o sono stati da lui diretti, attori come:

Alida Valli, Marina Malfatti, Arnoldo Foà, Dominique Sanda, Laura Morante, Debora Caprioglio, Regina Bianchi, Isa Barzizza, Paola Quattrini, Mariano Rigillo, Bianca Toccafondi, Luigi Lo Cascio, Lucia Poli, Marilù Prati, Leopoldo Mastelloni, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Lello Arena e tanti altri.

Tra i titoli teatrali di maggior successo, ricordiamo:

Chi è cchiù felice 'e me e Gennariniello, di E. De Filippo (1975), Ammore e cummedia di Geppy Gleijeses e Marco Mete (1978), Il voto di S. Di Giacomo (1980), Il Malinteso di Albert Camus (1984), La palla al Piede di Georges Feydeau (1988), Liolà di Luigi Pirandello (1990), Arancia Meccanica di Anthony Burgess (1991), Arsenico e Vecchi merletti di J. Kesserling (1992), Le relazioni Pericolose di Christopher Hampton (1994), L'albergo del libero scambio di Georges Feydeau (1995), Cantata per la festa dei bambini morti di mafia di Luciano Violante (1996), Il Figlio di Pulcinella di Eduardo De Filippo (1998), Lacrime napoletane di Geppy Gleijeses (2000), L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde (2000), Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello (2001), Un marito ideale di Oscar Wilde (2002), Ragazze sole con qualche esperienza di Enzo Moscato (2003), Pigmalione di G.B. Shaw (2004), Io, l'erede di Eduardo De Filippo (2005), Delitto Perfetto di Frederick Knott (2006), Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo (2008), Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello (2008), Lo Scarfalietto di Eduardo Scarpetta (2010), L'affarista di Balzac (2011).

Ultima modifica il Sabato, 22 Giugno 2013 17:50
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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