Nastri d’argento Grandi serie 2024 – conferenza stampa
Un evento dei Giornalisti Cinematografici con la Film Commission Regione Campania
in collaborazione con Film Commission Regione Campania
realizzati dal SNGCI - Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani
con il sostegno del MiC Ministero della Cultura e dell’Audiovisivo – Direzione Generale per il Cinema
e con il contributo di partner istituzionali e privati
Con La Storia di Francesca Archibugi ‘Serie dell’anno’
vincono Call my agent - Italia ‘Commedia’, Il Re ‘Crime’
I Leoni di Sicilia ‘Drama’, Un Professore ‘Dramedy’ e Napoli milionaria ‘Film tv’
Premiati Sabrina Ferilli, Alessandro Borghi e Adriano Giannini e Gabriele Muccino
Nastro della legalità per Il Clandestino – Un investigatore a Milano
Nastro SIAE per la sceneggiatura ad Antonia
Premiati gli attori Isabella Ragonese, Michele Riondino, Linda Caridi e Giovanni Ludeno
Hotel Royal Continental, Napoli, 1 giugno 2024
“Raccontare storie vere, un pezzo di vita che abbiamo portato sullo schermo, ma con verità” sono alcune delle parole di Leo Gassmann, premiato come rivelazione dell’anno per Franco Califano, tra musica e recitazione (premio che riceve anche Letizia Toni per Sei nell’anima, che ha il merito di aver interpretato una personalità così forte come quella di Gianna Nannini, superando la paura di non esserne all’altezza). Ecco, la verità è un po’ il filo conduttore dei premi di quest’anno, rinnovati anche leggermente nella grafica, per un Nastro – pellicola che si avvicina anche alla realtà del digitale. Storie che arrivano al piccolo schermo come soggetti non originali, perché provenienti da libri e romanzi, ma anche che partono dal vero, da quella che è stata la realtà di un artista che viene raccontato, oppure la vita di un personaggio, il passato che è la nostra storia e i lettori mi perdoneranno il gioco di parole, come La Storia (della Morante, per la regia della Archibugi, scritta anche sulle persone, ossia lavorando su un classico letterario con una gioia pura, che ha permesso alla gente di riscoprire anche il libro, ma calibrandola poi sul target di pubblico che ne ha successivamente apprezzato il prodotto finale). In conferenza i giovani Lorenzo Zurzolo e Francesco Zenga a parlarci di come siano dovuti entrare in personaggi così complessi e difficili, per i loro sbalzi d’umore e i demoni della guerra, delle ristrettezze o dei tempi di orrore e povertà, dove il sentimento finisce in fondo all’anima e non sai come recuperarlo. Due uomini a raccontare la serie dell’anno dallo sguardo tutto al femminile, dalla scrittura alla regia. Il punto di vista femminile arriva però grazie ad Asia Argento, che racconta Santina, il suo di personaggio: una prostituta vittima di se stessa, degli uomini e, appunto, della Storia, che però riesce ancora ad innamorarsi, a provare tenerezza e a restituire un po’ di sicura umanità. È un altro giovane attore, ma già protagonista di grandissimi e seguitissimi successi come Mare fuori, Per Elisa - Il caso Claps, Noi siamo leggenda, Doc - Nelle tue mani, a ricevere un doppio premio: Biraghi e Italo, ossia l’amatissimo Giacomo Giorgio, di certo anche il più ricercato prima e dopo la conferenza per foto e selfie. E a proposito di Per Elisa – Il caso Claps, plauso e premio anche alla regia di Marco Pontecorvo e meritatissimo a Gianmarco Saurino, di certo un ruolo perfettamente incarnato quello di Gildo, fratello di Elisa, che ha portato l’attore, dopo tanta serialità leggera e più “spensierata” , su un binario decisamente più forte, drammatico, doloroso e soprattutto reale, in cui ha messo tutto se stesso, con anima, interpretazione delicata e al tempo stesso potente e, come richiesto dalla vera famiglia di Elisa e mamma Filomena, tutto il suo cuore. Appunto speciale, il vero Gildo Claps ha rifiutato il compenso per la sua partecipazione alla scrittura della serie, preferendo investirlo in quello che era il sogno di Elisa, ossia la costruzione di un ambulatorio in Africa, che a settembre verrà inaugurato. A Giusy Buscemi, per Vanina – Un vicequestore a Catania diretta da Davide Marengo, è andato il Premio che i Nastri assegnano con Nuovo Imaie, oltre a quello Wella Professionals per l’immagine. Non sono mancati i Nastri speciali per i personaggi iconici tornati alla ribalta o mai allontanatisi in questo anno e sempre amati dal pubblico come Sabrina Ferilli per Gloria (Rai), Alessandro Borghi e Adriano Giannini per Supersex (Netflix) e con loro il regista Gabriele Muccino. Vincitori anche Isabella Ragonese e Michele Riondino, certamente nel suo momento, dopo aver ricevuto già il David di Donatello non molte settimane fa. Premiati tra attrici e attori non protagonisti Linda Caridi e Giovanni Ludeno. Importantissimo Nastro della legalità per Il Clandestino - Un investigatore a Milano (Rai), con protagonista Edoardo Leo per la regia di Rolando Ravello. Il Nastro d’Argento SIAE per la sceneggiatura di quest’anno è donna e va alle autrici di Antonia (Prime Video): Chiara Martegiani, Elisa Casseri e Carlotta Corradi, da un’idea di Chiara Martegiani che ne è anche protagonista. Intervistata, Chiara racconta che questo ruolo nasce da se stessa, dalla crisi di una trentenne che in modo anche ironico e autobiografico, parla del suo momento di vita e di un tema anche molto importante, a lei caro, com’è l’endometriosi, forse ancora troppo poco conosciuta. L’ironia e l’autoironia, soprattutto se di una penna o una voce femminile, sono spesso una chiave narrativa anche di difesa, perché le donne restano ancora troppo spesso in disparte o sottovalutate nel mondo cine-web-televisivo. Napoli milionaria (Rai) miglior Film tv dell’anno per la regia di Luca Miniero, Nastri d’Argento anche a Call my agent - Italia – Seconda Stagione (Sky) per la Commedia, Il Re – Seconda Stagione (Sky) per il Crime, I Leoni di Sicilia (Disney+) tra i Drama e Un Professore – Seconda stagione (Rai) tra le serie Dramedy. Novità di quest’anno, le “Penne d’Argento”, alla creazione e allo sviluppo ideativo di ogni progetto. Nella cornice splendida del Royal Continental Hotel, dove il profumo di mare si può sentire appena fuori dall’ingresso principale e gli occhi si riempiono di bellezza soltanto facendo correre lo sguardo oltre le vetrate, ancora una volta la serialità è stata indiscussa protagonista, come lo è ormai per tantissimi ed importanti set, in una terra che ha fatto del suo stesso vivere, un teatro a cielo aperto.
Francesca Myriam Chiatto