Progetto della Fondazione Teatro Italiano 'Carlo Terron'
in collaborazione con Sipario Rivista, il Portale dello Spettacolo www.sipario.it, la Compagnia 'La Contemporanea'
e la partecipazione di Luigi Lunari, Ferruccio Soleri, Vito Molinari
L' Autore che affida la propria Opera a una Società che ne tutela i diritti, essendo a tutti gli effetti un lavoratore dello Stato, in un'epoca in cui l'industria culturale si mostra sempre più potente, in termini di aggressività, e interessata al profitto immediato sull'oggetto da investire senza per questo preoccuparsi di incentivare e incoraggiare l'atto creativo, ha il diritto di reclamare tali negligenze e farsi fruitore di verità e giustizia, in un impegno costante di riconoscimento e promozione della libertà intellettuale e creativa. Si è convinti d'altronde che prima o poi la denuncia onesta e coraggiosa, portavoce di passione, coscienza e senso di giustizia, viene ascoltata da persone e realtà altrettanto oneste e coraggiose, che ne supportano l'operato.
Ciò è quanto è accaduto nel tardo pomeriggio di Lunedì 9 Dicembre a Milano, per volere di Mario Mattia Giorgetti, direttore della rivista Sipario; all'ultimo piano del ristorante-albergo 'AtaHotels The Big', di via Cristoforis 6/8, dove la Commissione di Lettura della Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron, composta da un critico teatrale, un regista di teatro, un attore e un drammaturgo, in collaborazione con la Rivista di Teatro e Portale dello Spettacolo 'Sipario', ha presieduto alla Cerimonia di Premiazione del Concorso di Drammaturgia Contemporanea 'Autori Italiani'. Il Concorso prevedeva la stesura di testi inediti, a tema libero e sottoposti poi al giudizio della Commissione, per una o più delle seguenti categorie: Monologo, Opera a due personaggi, Opera a tre o più personaggi.
'Il vincitore di ogni sezione del Concorso vedrà pubblicato il suo testo sul mensile "Sipario" e sul Portale Sipario.it. Ogni opera pubblicata sarà tutelata dal copyright di "Sipario" e promossa in campo europeo tramite le riviste disponibili appartenenti alla FIRT, Federazione Internazionale Riviste Teatro, di cui "Sipario" è il capofila. I testi vincitori saranno oggetto di letture pubbliche affidate ad attori professionisti al fine di intensificare la promozione delle opere scelte".
A seguito di tale premessa più di 50 Opere sono state lette ed esaminate con scrupolosa attenzione e solamente 12 fra i Testi d' Autore, sono stati scelti, nella rosa dei candidati, come i vincitori.
I Premi finali sono stati consegnati a:
Premi Sipario, mensile del Teatro
Sez. Monologhi: ELIO FORCELLA per Voglia di correre
Sez. "Due personaggi": ARNOLFO PETRI per Camurrìa
Sez. "Tre o più personaggi": AUGUSTO BIANCHI RIZZI per Rossi di sera
Premi Fondazione Teatro Carlo Terron
Sez. Monologhi: MARCO FILATORI per Tortellini crudi
Sez. "Due personaggi": FABIO SÌCARI per Non è un addio, ma un dio
Sez. "Tre o più personaggi": EMILIA RICOTTI per Casa Memoria
Premi Centro Attori Milano
Sez. Monologhi: FRANCESCA CAMPONERO per Tilly
Sez. "Due personaggi": ALIDA CASAGRANDE per Il morso del serpente
Sez. "Tre o più personaggi": SABRINA GRAPPEGGIA BERNARD per Il mittente di via Gutenberg
Premi Portale sipario.it
Sez. Monologhi: ELISABETTA ROSADI per Nel limbo
Sez. "Due personaggi": GIACOMO SARTORI per Cielo nero
Sez. "Tre o più personaggi": ANNA MARTINENGHI per Habla con Eva
Oltre al prezioso attestato di partecipazione al Concorso, Mario Mattia Giorgetti insieme a Ferruccio Soleri, Luigi Lunari e Vito Molinari, presenti alla serata quali importanti figure italiane dello Spettacolo, hanno fatto dono, a ciascun Autore, di due libri sulle più importanti opere sia di critica teatrale "Una vita in Platea" sia di prosa "Commedie da applaudire e commedie da fischiare", di Carlo Terron, autore stimato, critico teatrale e giornalista spregiudicato ed ironico, sino al 1991.
L'intervento di costoro, in particolare le preziose testimonianze che il maestro Lunari, drammaturgo, insegnante, critico, avvocato, compositore, apporta, devono esortare l'Autore, nascituro o già iniziato all'arte della 'scrittura', a rivendicare e ricordare, a gran voce, il valore morale, culturale e sociale di tale pratica, in quanto percepita come impiego remunerativo, poichè "chi crea e produce contenuti dà direttamente o indirettamente lavoro ad oltre 1,5 milioni di persone e rappresenta il 5% del Pil nazionale".
Altrettanto significativo e degno di nota il richiamo di Gino Paoli "Anche noi siamo dei lavoratori, ma soprattutto siamo lavoratori che non riescono a far sentire forte e chiara la loro voce, che non possono e non vogliono più essere figli di un dio minore... Riteniamo giusto in un Paese civile rispettare le regole anche se non ci piacciono ma siamo pronti a lottare per cambiarle... la nostra è una battaglia di dignità, di civiltà e di libertà, battaglia non più rinviabile"
Angelica Greppi