mercoledì, 26 giugno, 2024
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BALLET BC - coreografie varie

BALLET BC BALLET BC

Heart Drive, coproduzione di Ballet BC e Compagnia Tero Saarinen,
coreografia Imre van Opstal & Marne van Opstal, assistente dei coreografi Chloé Albaret,
musica di Amos Ben-Tal (nuova composizione),  luci Tom Visser, scenografia Tom Visser e Imre & Marne van Opstal,
costumi Imre van Opstal & Marne van Opstal, collaborazione ai costumi Kate Burrows

Silent Tides, coreografia di Medhi Walerski,
musica di Adrien Cronet: Johann Sebastian Bach, Concerto per violino in la minore, BWV 1041: Andante,
eseguito da Joji Hattori e dalla Scottish Chamber Orchestra,
luci Pierre Pontvianne e Lisette van der Linden, consulente alle luci Tom Visser, set design Medhi Walerski, costumi Medhi Walerski

Passing, coreografia di Johan Inger,
assistenti Yvan Dubreuil, Carolina Armenta, Fernando, Hernando Magadan,
musiche: La gioia di D. H. Lawrence composta ed eseguita da Erik Enocksson, Westward, Ho!,
Barn Dance, Bumbo scritto ed eseguito da Louis T. Hardin; Harsh and Stubborn that River Bends,
composto ed eseguito da Erik Enocksson; per gentile concessione di Söndregård Ton, Tema strumentale, scritto ed eseguito da Louis T. Hardin; Managarm Musikverlag; composizione di Amos Ben-Tal, disegno luci Alan Brodie,
costumi Linda Chow, scenografia Johan Inger, al Teatro Valli, Reggio Emilia, 31 maggio 2024

www.Sipario.it, 7 giugno 2024

Si esce con gli occhi pieni di bellezza, ma con un velo di tristezza. La serata con il Ballet BC è un crescendo di emozioni e il pezzo Passing di Joahan Inger rischia – nella memoria labile dello spettatore – di cancellare i precedenti: Heart Drive e Silent Tides. La memoria emotiva e visiva è selettiva di suo. Ciò che portano in scena Inger e i ballerini del Ballet BC è la leggerezza del fare gruppo, è una sorta di parabola della comunità, una storia dolce ma anche a tratti dura del rapporto fra singolo e comunità. Costruito su una composizione originale di Amos Bental, Passing è un tripudio di colori, è un intreccio di scrittura coreutica che in modo a volte un poco sfacciato rende omaggio a Bèjart di Bolero, ma anche a Pina Bausch. Viene da pensare – col senno di poi – che in quella parabola dell’uno che diventa gruppo e che alla fine si ritrova condannato a essere solipsistica individualità ci sia anche altro. L’altro è – fra le righe, o meglio fra i passi – l’omaggio alla comunità della danza, a quella società che si riconosce in segni e movimenti, in sudore e corpo elevati alla leggerezza della creatività tersicorea. Passing è festoso e malinconico al tempo stesso, è un pezzo corale e per assoli al tempo stesso, è l’agone dello stare insieme, del trovare il giusto equilibrio fra le esigenze dei singoli e quelle più generali. Passing regala l’emozione della vera danza che si nutre di armonia e di pensiero, che riesce a trasformare il movimento in visione sul e del mondo.

Silent Tides di;Medhi Walerski è un lavoro intimo per due danzatori, su musiche di Adrien Cronet e di Bach. Il disegno luci di Pierre Pontvienne e Lisette van der Linden con quella linea neon che definisce lo spazio rende i due corpi in movimento parti integranti di una installazione di intensa essenzialità. Il disegno coreografico di Walerski si adatta bene a quel segno luminoso che detta legge spaziale e temporale ai danzatori in un dialogo tanto intenso quanto elegante e astratto. Decisamente meno convincente appare invece Heart Drive del duo di coreografi olandesi e fratelli Imre e Marne van Opstal che affronta quelli che dovrebbero essere «i limiti delle possibilità del corpo e della mente», si legge nelle note di sala. L’impressione è quello di un lavoro ad effetto, con un tratto coreografico molto pop e tutine in lattice nero che fanno tanto moda dark anni ottanta e per noi boomer italiani i balletti d’insieme di Fantastico. Paradossalmente la fisicità atletica dei ballerini diventa disturbante e poco armonica, laddove nei pezzi successivi la matericità dei corpi si assottiglia e si fa più leggera fino al trionfo finale con Passing. Malgrado ciò, l’incontro con il Ballet BC è felice, interessante, gradevole e fresco. 

Nicola Arrigoni

Ultima modifica il Venerdì, 07 Giugno 2024 21:41

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