Coreografia Daniel Ezralow
Interpreti Samuelino Antinelli, Claudia Bentrovato, Oliviero Bifulco, Miguel Chavez,
Mimmina Ciccarelli, Rosa Di Grazia, Christian Stefanelli
e la partecipazione straordinaria di KLAUDIA PEPA
produzione Art Works Production – Antonio Gnecchi Ruscone
distribuzione in Italia Sava’ Produzioni Creative
teatro Comunale di Ferrara visto 16 febbraio 2024
Daniel Ezralow, coreografo, regista e designer noto per il suo lavoro innovativo e dinamico nel mondo della danza, del teatro, del cinema e della televisione, ha iniziato la sua carriera come ballerino, esibendosi con compagnie come la Paul Taylor Dance Company e la Lar Lubovitch Dance Company, Pilobolus. Passato poi alla coreografia è stato cofondatore delle compagnie MOMIX e ISO. Il suo stile si è distinto per la capacità di fondere atletismo, umorismo, versatilità e capacità di trascendere i confini tradizionali. Le sue creazioni, infatti, incorporano elementi di danza contemporanea, balletto e acrobazie per creare spettacoli visivamente accattivanti ed emotivamente coinvolgenti. Ezralow propone un’idea di danza fatta di divertimento, agilità, sorpresa, leggerezza, coinvolgimento diretto del pubblico e utilizzo emozionale delle tecnologie visive. Open, selezionando dal vasto vocabolario coreografico creato da Ezralow per il palcoscenico e utilizzando celebri brani di musica, è un inno alla vita, alla gioia, all’amore, alla rabbia, al dolore e alla forza dell’azione. Con un cast di otto danzatori e danzatrici della Ezralow Dance Company, Open ha avuto la sua première americana al Wallis Annenberg Center di Los Angeles nel 2016. Scritto a quattro mani con la moglie Arabella Holzbog, quest’opera affianca uno all’altro brevi quadri veloci, ironici, spiazzanti, divertenti, realizzati con l’uso magistrale di luci, costumi e videoproiezioni. Questo spettacolo, forte di una multimedialità ricca che si intreccia con i corpi, dovrebbe far convivere sul palco talenti e stili differenti, dalla danza classica alla danza moderna, dalla ginnastica alla street dance. Dalla sua creazione è stato interpretato da diversi ensemble, tra cui lo Spellbound Contemporary Ballet. Per questa nuova messa in scena Daniel Ezralow ha scelto un cast costituito da giovani provenienti da un Talent Show televisivo. Se è innegabile che anche questo allestimento abbia trasmesso energia e vitalità e ricevuto commenti più che lusinghieri, per lo più rivolti ai ballerini (“come sono bravi e giovani”, belli, emozionanti), è altrettanto vero che in più momenti il caos ha superato il ritmo incalzante della coreografia, intorbidendo la chiarezza del patchwork ideato originariamente, soprattutto nel finale. Nel design conclusivo, con illusioni ottiche ogni danzatore deve trascolorare nel successivo. In questa parte i tempi ben cadenzati dalla musica incalzante vorrebbero creare il paradigma della vitalità della danza, con nettezza e precisione, invece tutto questo è stato reso in modo molto confuso. Non si può dimenticare però che al pubblico lo spettacolo è piaciuto molto, ed è stato anche apprezzato il finale coinvolgimento diretto della platea da parte dei danzatori. Allora, anche a scapito di un risultato più curato e preciso, che teatralità ginnica sia. Giulia Clai