Nicola Bionda, Chiara Guardoni VISIONI INCROCIATE. PIPPO DELBONO TRA CINEMA E TEATRO Titivillus, 2012, Euro 16.00
«Pippo Delbono è un artista poliedrico, capace di indagare la realtà con occhio critico, ironico, perfidamente disincantato e al contempo meravigliosamente poetico. Proprio questo suo sguardo 'famelico' di realtà e poesia lo ha portato a sperimentare linguaggi diversi, che creano un universo in cui il corpo della danza, le parole degli articoli su vari quotidiani e i fotogrammi dei suoi film trovano un equilibrio in cui gli uni non possono fare a meno degli altri, e permettono di scoprire nuovi modi di leggere il mondo di oggi», si legge nell'introduzione a Visioni incrociate, un interessante contributo all'estetica messa in atto da Pippo Delbono con fassbinderiana voracità, piegando semantica e senso alla propria visione del mondo, un mondo che Pippo Delbono col suo teatro e il suo cinema sferza, violenta, mette in dubbio, disfa e rifà per costruire un'ipotesi di mondo possibile, per costruire un'etica del mondo che possa immettere lo spettatore in qualche brandello di verità, quelle verità di dolore e carne che Delbono frequenta con rigore e divertito, scanzonato disprezzo per la banalità. Partendo dalle premesse teatrali ci si addentra nell'universo immaginifico ricco di riferimenti provenienti dalle sue esperienze prima di spettatore e poi di sperimentatore del linguaggio cinematografico: che si muova con un telefonino o con una cinepresa, sarà la sua indubbia capacità di cogliere l'emozione dell'incontro, di documentare la verità di quello che vede, a creare l'arte, la poesia. Completano il volume scritti di Pippo Delbono, Fabrizio Fiaschini, Fabio Francione, Enrico Ghezzi, Luca Mosso; una teatrografia e un apparato completo di filmografia con schede e sinossi.
Nicola Arrigoni
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