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Nel cortile del quattrocentesco Palazzo Guazzoni Zaccaria AMORE DOLORE– un castrato contro corrente è stato un appuntamento musicale prezioso, che con perle sconosciute, a fianco a brani provenienti da tutta l'epoca barocca, ha offerto la riscoperta del soprano castrato e compositore Filippo Finazzi, attivo nella prima metà del ‘700 a Venezia, Praga, Lipsia e Amburgo. Il concerto si è aperto con Zefiro torna di Monteverdi, tratto dal VI Libro dei Madrigali mentre il resto del programma si è snodato attraverso brani del XVIII secolo, percorso che ha messo in risalto il raffinato accompagnamento dell'ensemble Dolce Affetti e la voce seducente di Nicoló Balducci. Alternati a un'interessante selezione di opere di Telemann e Leo, le cantate di Filippo Finazzi e le arie dal Il ritorno di Ulisse alla patria di Giuseppe Porsile, compositori meno conosciuti, hanno messo in evidenza l'agilità vocale di Nicoló Balducci, capace di stupire il pubblico, catturando la forza e le qualità emotive dei brani che ha interpretato, senza scivolare in eccessi di virtuosismi gratuiti. Pianger vidi, cantata che trasmette un tumulto di emozioni, è stata interpretata con forte drammaticità e ha catturato per la brillantezza vocale, che ha evocato il dolore con abbellimenti scintillanti e audaci escursioni di coloratura. L’interpretazione della bellissima, dolce cantata D’Amore il primo dardo è stata espressivamente persuasiva. In questa interpretazione il controtenore ha mostrato il suo legato morbido, mantenendo perfettamente l'intensità. Nella prima due arie del compositore napoletano Giuseppe Porsile, Tu sei crudel così, Balducci, gli occhi lampeggianti di rabbia, ha sfoggiato un'appassionata cascata di esplosioni vocali e di emozioni. La seconda aria, Mi preparo a trionfar, gli ha permesso di soffermarsi in un'esibizione di coloratura complessa con passaggi molto arditi. Le partiture strumentali sono state non meno importanti. La Sonata in la minore per flauto dolce e basso continuo di Telemann è stata interpretata con elegante vivacità da Dan Laurin al flauto dolce, e la Toccata in sol minore n.2 per clavicembalo di Leonardo Leo è stata eseguita con compostezza e spirito vibrante da Anna Paradiso Laurin. In poco più di un'ora Balducci, con voce totalmente sicura e supportato dal meraviglioso accompagnamento dell’ensemble Dolci Affetti, pienamente in sintonia con il canto, ha dato vita ad un grande spettacolo.

Giulia Clai