musica di Paola Magnanini allieva composizione Accademia AMO
testo di Maurizio Boschini
regia William Cisco allievo regia Accademia AMO
direzione musicale Matteo Beltrami
direttori selezionati tra gli allievi direzione d’orchestra Accademia AMO
scene e costumi Danilo Coppola
disegno luci Ivan Pastrovicchio
con
Andrea Vincenzo Bonsignore, baritono
Daniele Bacci, attore
e con la partecipazione straordinaria di Cosimo Pinto intervistato da Vittorio Parisi
Giovane Ensemble Guido Cantelli
viola, Alessio Lisato
pianoforte, Giulia Ventura
percussioni, Francesco Bruno
prima assoluta, commissione del Teatro Coccia di Novara
produzione Fondazione Teatro Coccia – Accademia AMO
con
Andrea Vincenzo Bonsignore, baritono
Daniele Bacci, attore
e con la partecipazione straordinaria di Cosimo Pinto intervistato da Vittorio Parisi
Giovane Ensemble Guido Cantelli
viola, Alessio Lisato
pianoforte, Giulia Ventura
percussioni, Francesco Bruno
prima assoluta, commissione del Teatro Coccia di Novara
produzione Fondazione Teatro Coccia – Accademia AMO
Venerdì 18 e Sabato 19 Dicembre 2020
STREAMING SU Teatro Coccia
Domenica 20 Dicembre 2020
STREAMING SU a-novara
Continua la programmazione di streaming del Teatro Coccia di Novara che presente le nuove opere appositamente commissionate e allestite ad hoc per la visione in remoto. Un incontro di boxe può diventare anche un soggetto di libretto per un'opera musicale, specie se questo incontro ha fatto la storia della boxe italiana e della vita sportiva di una città. Olimpiadi Tokio 1964: finale pesi mediomassimi vinti dal novarese Cosimo Pinto, che conquista la medaglia d'oro, battendo ai punti il sovietico Aleksej Kiselёv. Questa è la trama di Cinque cerchi in un quadrato, azione scenica di teatro musicale per voci e attori su testo di Maurizio Boschini e musica di Paola Magnanini, nato nell’ambito dell’AMO (Accademia Mestieri dell’Opera) del Teatro Coccia di Novara. Azione che si snoda in quindici minuti fino a culminare nel video originale di quella finale Pinto vs Kiselёv della finale Olimpica di Tokyo del 1964, commentato dal direttore d’orchestra nonché cronista sportivo, Vittorio Parisi, a dialogo con lo stesso Pinto. Il racconto è incentrato sulla passione come elemento principale per raggiungere le vette più alte sia della musica sia dello sport, e su spunti della vita del pugile novarese. Un breve spettacolo, quasi un saggio accademico, incentrato nel breve spazio di tempo nell'imminenza di salire sul ring per la finale olimpica dei medio massimi di Tokyo 1964. A cavallo tra l’introspezione e il documentario, tra lo studio delle emozioni e la retorica eroica. La vittoria finale diventa un momento celebrato, e rappresenta una doppia universalità di un campione “normale” e per questo pressoché unico che preferisce alla notorietà dello sport il percorso di dirigente sportivo e poi di tranquillo impiegato di banca. Il dialogo alterna momenti recitati e momenti musicali affidati alle due voci maschili, un cantante e un attore, il baritono Andrea Vincenzo Bonsignore (Cosimo Pinto) e l'attore Daniele Bacci (l'allenatore). Brevi sono le sequenze musicali, costituite da un dialogo tra i due protagonisti tra il ritmo serrato delle istruzioni di combattimento e il canto del baritono, un arioso di meditazione sulla sua vita di boxeur che giunge all'apice dell'esperienza sportiva, finale di una olimpiade. La musica che sottende all'azione scenica di Paola Magnanini (1997) risulta una buona prova accademica, semplice nelle linea armonica, con solidi riferimenti al repertorio operistico comico settecentesco. Il suo percorso formativo nell’ambito della composizione si sviluppa a fianco di Marco Taralli all’interno dell’Accademia dei Mestieri dell’Opera (AMO) del Teatro Coccia di Novara. Grazie alla partecipazione alle produzioni e alle attività del Teatro, le è stato commissionato dal Teatro Coccia e dall’Ente Luglio Musicale Trapanese l’elaborazione e l’orchestrazione dallo spartito originale dell’opera da camera “Cendrillon” di Pauline Viardot, inserita nel cartellone della 71° Stagione invernale del Luglio Trapanese e della Stagione 2019/2020 del Teatro Coccia. Avendo a disposizione un piccolo organico pianoforte, viola e percussioni, Giovane Ensemble Guido Cantelli (viola, Alessio Lisato, pianoforte, Giulia Ventura, percussioni, Francesco Brunosi) si è adoperata al meglio per offrire una descrizione riflessiva e interiore dell'aspetto della vicenda ambientata in quello che doveva essere lo spogliatoio olimpico. Il video del combattimento scorre, come protagonista assoluto dell'evento e con esso l'intervista al campione dal suo salotto di casa, con una memoria: alle precedenti Olimpiadi, quelle di Roma 1960, il titolo della categoria del mediomassimi, la categoria di Pinto, l'aveva vinto un certo Cassius Clay.
Federica Fanizza