Sipario - il Portale dello spettacolo: teatro, danza, musica, lirica, festival

Maurizio Mastrini i numeri parlano per lui: oltre 42 milioni di streaming su Spotify, circa 800 concerti in giro per il mondo negli ultimi 10 anni, più di 500mila spettatori. Ma ancora di più lo fa la musica. Il celebre pianista incanta il pubblico del “Sorrento festival”, festival internazionale di musica diretto dal maestro Paolo Scibilia, con l’esecuzione dal vivo del suo album “Ghost”. Rapisce la scena perché unisce al virtuosismo tecnico e alla capacità di suonare come pochi, una viaggio nelle emozioni. Mastrini è l’unico al mondo a suonare i grandi classici eseguendone gli spartiti al contrario (tanto da averne fatto un disco di successo) e autore dell’opera lirica più breve mai scritta.

Tutti i brani dell’album costituiscono un percorso nei sentimenti, nelle emozioni  e le note restituiscono questi spaccati di vita con una forza travolgente. 

Un album viscerale, come detto, dove domina il tema della speranza, dei sentimenti, della fugacità di alcuni momenti come “L’arcobaleno”, brano di apertura seguito da un intenso “Tango clandestino” che ha aperto la strada alla splendida “W la vita”. A seguire la suite composta da “Baci”, “Hugs”, “Love dream” e “Amore segreto”. Il pubblico in piedi a salutare ogni esecuzione in cui musica classica e aperture al contemporaneo convivono in un profluvio di note.

Da ascoltare e riascoltare la title track Ghost che apre la seconda serie di brani composta da “Freedom”, “Nostalgia” e si conclude con “Giga” un brano tecnico ricco di note, coinvolgente in cui tutti pianista, orchestra e direttore trasmettono una gioia esecutiva senza pari.

La serata del festival, una magia musicale, in cui hanno giganteggiato anche gli artisti della “Sorrento Festival classica orchestra” diretta dal maestro Scibilia per la pulizia della esecuzione, ha tenuto al suo interno tanta arte. 

Valeria Golino ha impreziosito l’evento con due letture, una tratta da “L’arte della gioia”, film e serie da lei diretta tratta dall’opera di Goliarda Sapienza e un’altra “Amata immortale” film diretto da Bernard Rose e basato sulla vita di Ludwig van Beethoven. Mastrini ha improvvisato un tappeto musicale di accompagnamento che ha ipnotizzato il pubblico così come la voce, unica al mondo, della Golino, che ha reso l’interludio letterario un momento di poesia musicale. L’artista ha ricevuto il premio per la cinematografia musicale, assegnato per la prima volta dal festival.

Sul palco tante eccellenze danno vita ad un ‘gioco’ di emozione che il pubblico condivide. Applausi convinti per tutti testimoniano la giusta strada intrapresa dal mastro Scibilia con il suo “Sorrento classica”, festival che s’inserisce nella programmazione di eventi della città di Sorrento proprio per la sua valenza artistica, come confermato dal sindaco della Città Massimo Coppola.

L’omaggio finale a Robert Miles conferma che, come diceva Ezio Bosso: “La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme”.

Roberta D’Agostino