Roma Film Music Festival presenta
Ennio a casa di Ennio
di Giuseppe Tornatore
Sala A – Forum Music Village, Roma
Roma – Forum Music Village 4 Ottobre 2023
Questi fantasmi di Eduardo De Filippo è passata alla storia non solo per il monologo su come preparare il caffè, ma soprattutto per un personaggio che non si vede mai, eppure è così imponente e importante: Il professore, colui che – come detto nelle didascalie del copione – non compare mai. Eppure, grazie al modo con cui Eduardo interpreta i monologhi-dialoghi, grazie alle sue occhiate sembra non solo di vedere materializzato sul palco il silenzioso interlocutore, ma di ascoltare le sue risposte e qualche volta vedere le sue espressioni. Una sensazione magica che si è provata, precisa sebbene diversa data la circostanza, alla serata spettacolo Ennio a casa di Ennio, organizzata dal Roma Film Music Festival, dedicata a Morricone e al suo talento musicale. Non un palcoscenico, nessuna platea, niente sipario e luci di scena. Teatro di questa serata evento è stato il Forum Music Village, studio di registrazione fondato nel Settanta da Morricone, Trovajoli, Piccioni e Bacalov, dove i più grandi cantanti e musicisti hanno inciso le loro opere musicali. Qui, l’autore per eccellenza delle colonne sonore dei film più belli – quelli di Sergio Leone, di Mission e molti altri – ha trascorso gran parte delle sue giornate, registrando e meditando su come sottolineare, musicalmente, alcuni passaggi delicati di scene ormai divenute classici del cinema. Per l’occasione, il Forum Music Village è stato il palcoscenico dove, benché invisibile, Morricone ha potuto recitare la parte che più gli si addice: quella di guida. Difatti, si sono visitate le varie sale di registrazione e incisione, dove ogni dettaglio parlava e ancora parla del nostro Ennio nazionale. Anzi: dove ogni angolo era ed è sua diretta espressione. Non si respirava un’aria da museo con un diffuso odore di naftalina. Al contrario, tutto è sembrato vivo, chiaro e privo di retorica: caratteristiche specifiche del carattere di Morricone, sempre improntato ad una sensibilità mai nascosta che andava di pari passo ad una determinazione ferrea e priva di diplomazia. Caratteristiche che hanno trovato conferma nel clou della serata, svoltosi al termine della visita che, più che altro, è stata una vera rievocazione: la proiezione del documentario Ennio, realizzato da Giuseppe Tornatore. Per più di due ore, sullo schermo nella sala dove il nostro Maestro incideva le colonne sonore oggi passate alla storia, Morricone ha raccontato di sé in maniera sincera, spiritosa, molto commovente. Quello di Tornatore, come tutti sanno, è il tentativo – ben riuscito – di inseguire uno spirito imprendibile. Perché Morricone, come confermato da lui stesso e da altri – il film è ricco di testimonianze di registi e colleghi che hanno lavorato con lui –, cambiava veste secondo le circostanze professionali, mai rinunciando ad essere sé stesso. Esempio di rigore e coerenza, sincerità e trasparenza: caratteristiche che fanno sentire Ennio Morricone ancora vicino a noi, più presente di prima. Un po’, se non di più, come Il professore di Eduardo. Pierluigi Pietricola